L’alluce rigido è una condizione particolarmente comune che colpisce l’articolazione tra l’alluce e il resto del piede, limitando il movimento soprattutto in dorsiflessione e causando un dolore intenso all’alluce, che non di rado si estende alle altre dita e ai metatarsi minori. Chi soffre di questa patologia ha difficoltà a piegare l’alluce e spesso il dolore si intensifica durante l’attività fisica o dopo un lungo periodo di camminata
Questa forma di artrosi si sviluppa a causa di un deterioramento progressivo della cartilagine ed è la prima causa di chirurgia del piede nell’uomo. Si tratta di una caratteristica anatomica congenita che può influire notevolmente sulla qualità della vita già dalla giovane età, limitando la mobilità e causando difficoltà nei più semplici movimenti quotidiani, come camminare o indossare le scarpe. Il dolore e la rigidità all’articolazione, inoltre, tendono a peggiorare con il movimento
Quali sono i sintomi e le cause dell’alluce rigido?
L’elevazione del primo metatarso che va a limitare e talvolta proprio impedire il movimento, tra il metatarso stesso e la falange prossimale dell’alluce.
L’alluce rigido è solitamente causato dall’artrosi, una degenerazione della cartilagine che riveste l’articolazione dell’alluce. Alcuni individui possono essere predisposti a sviluppare questa condizione a causa di fattori genetici.
La rigidità del dito del piede compromette la funzione propulsiva durante la fase del passo. Questo, a sua volta, determina un sovraccarico dei metatarsi minori, che si ritrovano a dover sopperire al lavoro non svolto dall’alluce, finendo con l’infiammarsi e provocare dolore. Il nostro corpo prova, in qualche modo, a “difendersi” da questo problema, generando calli plantari in corrispondenza dei metatarsi.
Tra le altre possibili cause dell’alluce rigido ricordiamo infortuni precedenti all’alluce, come fratture o distorsioni, che possono accelerare il processo di degenerazione dell’articolazione, oppure patologie come l’artrite reumatoide possono contribuire alla comparsa dell’alluce rigido.
In alcuni casi, la sintomatologia dell’alluce rigido comprende arrossamenti o gonfiore dell’area interessata, i quali determinano una difficoltà a indossare scarpe, soprattutto quelle con punte strette o tacchi alti.
Trattamenti per l’alluce rigido
Il trattamento dell’alluce rigido dipende dalla gravità della condizione. Nei casi iniziali, è possibile ridurre il dolore e migliorare la funzionalità attraverso soluzioni conservative:
- L’uso di calzature adeguate: scarpe comode e con un buon supporto possono alleviare la pressione sull’articolazione. Fondamentale è scegliere un modello che favorisce la fase di spinta del passo.
- Assumere farmaci antinfiammatori per ridurre il dolore e l’infiammazione.
- Fisioterapia e esercizi specifici che aiutano a migliorare la mobilità e la forza dell’articolazione.
Tuttavia non di rado le terapie conservative non riescono a portare alla risoluzione della sintomatologia ma, al massimo, ad alleviare i suoi sintomi. In questi casi si può prendere in considerazione l’intervento chirurgico per correggere l’anatomia delle ossa.
L’osteotomia correttiva prevede la rimozione di porzioni di osso per correggere l’anatomia del piede e migliorare l’allineamento dell’articolazione. L’artrodesi, invece, è decisamente più invasiva, in quanto con questo tipo di intervento le ossa dell’alluce vengono fuse insieme per eliminare il movimento e ridurre il dolore.
In entrambi i casi, i tempi di recupero sono simili. Per entrambi è fondamentale seguire un programma di fisioterapia per ristabilire la piena mobilità.
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