Brachimetatarsia: cos'è e come funziona l'intervento

Metodo SmartHallux®

Intervento chirurgico indolore e rapido per la cura della brachimetatarsia.

Smarthallux ti spiega

Tutto quello che devi sapere
sulla brachimetatarsia

Cosa significa brachimetatarsia?

La brachimetatarsia è una condizione clinica in cui uno o più metatarsi sono più corti del normale. Questo può causare dolore, deformità del piede e difficoltà a camminare.

Di solito colpisce il 4 metatarso e, di conseguenza, del 4 dito del piede risulta accorciato e spesso sovrapposto al terzo e al quinto dito. Può essere associata ad altre deformità, in particolare ad una brevità del primo metatarso, configurando quella che viene descritta come sindrome di Morton (diversa dal neuroma di Morton).

Si tratta di una patologia non presente alla nascita ma che si manifesta intorno al 7-9 anno di vita ed è legata alla prematura chiusura del nucleo di accrescimento del quarto metatarso. Può avere cause congenite o più raramente traumatiche.

Ha una netta prevalenza nel sesso femminile con un rapporto donna/uomo di 25:1. Ha una incidenza nella popolazione generale di 0,2-0,5% e nel 90% dei casi coinvolge il 4 metatarso, manifestandosi in un solo lato o in entrambe i piedi. 

Quali sono le cause della brachimetatarsia?

Per quanto riguarda le cause della brachimetatarsia, si è scoperto che è dovuta ad una precoce chiusura dei nuclei di accrescimento dei metatarsi. Diversi studi hanno scoperto che i fattori genetici svolgono un ruolo significativo nella comparsa della brachimetatarsia piede

In presenza di questi fattori, la probabilità di sviluppare questa condizione aumenta significativamente, soprattutto se nella storia familiare ci sono stati casi di questa malformazione.

La brachimetatarsia è quindi strettamente collegata ai fattori genetici. La ricerca medica è riuscita a identificare degli specifici geni che, una volta mutati, interrompono lo sviluppo normale delle ossa del piede. I geni in questione svolgono un ruolo fondamentale nella crescita ossea, ma anche nell’allineamento corretto delle ossa metatarsali durante le fasi di crescita. 

La trasmissione di questa condizione spesso segue un modello autosomico dominante. Basta che sia presente un singolo allele mutato per sviluppare la brachimetatarsia.
Ci sono però dei casi in cui si verifica in modo sporadico. Ciò suggerisce che i fattori ambientali oppure delle nuove mutazioni svolgono un ruolo fondamentale

La brachimetatarsia è una condizione importante che può avere delle ripercussioni sia sul piano estetico che funzionale.
Sebbene la diagnosi venga effettuata facilmente dal paziente, è fondamentale una visita specialistica per discutere e pianificare il percorso di cura. 

La diagnosi della brachimetatarsia

Per decidere il percorso terapeutico del paziente il medico si avvale dell’ausilio di una radiografia del piede in carico. Si tratta di un esame eseguito con il paziente in piedi, perché è in piedi che il piede lavora ed è in piedi che si manifesta la patologia.

Ecografia, Risonanza magnetica (RM) e tomografia computerizzata (TC) sono indagini di secondo livello, utili in determinate situazioni, ma che spesso forniscono al chirurgo meno informazioni rispetto alla radiografia, in quanto eseguite in clinostatismo (sdraiati).

Il trattamento della brachimetatarsia

Il trattamento conservativo della brachimetatarsia dipende dai sintomi del paziente e dall’entità del processo. Nelle fasi precoci, l’uso di un plantare può alleviare il dolore, in particolare se il sintomo principale è la metatarsalgia.

Tuttavia, anche il plantare non è esente da complicanze, legate in particolare allo spessore del plantare che può peggiorare il conflitto dell’esostosi dorsale e delle dita in griffe con la tomaia della scarpa.

Inoltre il plantare, così come i numerosi tutori in commercio, non ha un effetto “correttivo”, ma migliora soltanto l’appoggio del piede ed il suo effetto sparisce quando ne viene interrotto l’utilizzo.

Inoltre l’uso dei plantari o modifiche alle attività quotidiane e alle calcature non hanno alcun effetto sulla lunghezza del metatarso e sulla sovrapposizione delle dita. Non esiste quindi un metodo efficace per correggere la brachimetatarsia se non la chirurgia.

brachimetatarsia: L'anestesia

Attualmente le tecniche chirurgiche hanno subìto una importante evoluzione rispetto al passato, a partire dall’anestesia e dal controllo del dolore post-operatorio. L’anestesia spinale e l’anestesia generale hanno lasciato il posto ad una anestesia periferica.

Attraverso una puntura eseguita dietro il ginocchio, viene anestetizzata solo la parte compresa tra il ginocchio ed il piede. Viene quindi associata una sedazione che, eliminando i rischi della anestesia generale, consente al paziente di non avvertire ansia e, spesso, di risvegliarsi direttamente alla fine dell’atto chirurgico. 


L’obiettivo della chirurgia è quello di ristabilire la corretta lunghezza relativa dei metatarsi secondo dei parametri ben definiti, ristabilire la lunghezza delle dita e ricreare un piede armonico, funzionale ed esteticamente piacevole.

Esistono varie tecniche, tra cui le più frequentemente utilizzate prevedono l’utilizzo di un mini-fissatore esterno per allungare gradualmente il metatarso o l’uso di placche, viti e/o fili metallici per ottenere una correzione immediata. 


Considerando che molto di frequente per motivi estetici e funzionali sono richieste più correzioni oltre all’allungamento del metatarso e per evitare l’uso del fissatore esterno, spesso mal tollerato, io utilizzo una tecnica chirurgica “one step” per ottenere una correzione immediata e definitiva.

brachimetatarsia

brachimetatarsia: L'intervento

La tecnica più frequentemente utilizzata è il frutto di varie evoluzioni di tecniche precedenti. Viene effettuato un taglio dell’osso del 4 metatarso per riportarlo nella posizione ideale con l’aiuto di osso sintetico (senza nessun prelievo dal paziente stesso e senza l’utilizzo di osso da cadavere) e, in base ai casi specifici, uno o più “buchini” per correggere le altre deformità e regalare un piede bello e funzionale. 

Oltre a correggere la funzionalità del piede, è possibile correggerne anche l’estetica, migliorando la forma e la lunghezza delle dita e diminuendone il diametro in modo da ottenere un piede dall’aspetto più piacevole e che calzi più facilmente le scarpe desiderate, anche le più affusolate e con un tacco alto.
L’intervento viene eseguito generalmente in day surgery. Il paziente entra in ospedale al mattino e torna a casa la sera stessa.

Complicazioni e rischi dell'intervento

I rischi e le complicanze legate all’intervento chirurgico di correzione della brachimetatarsia sono molto rari, soprattutto con la chirurgia mininvasiva.

Essi includono emorragie, reazioni allergiche, infezioni, trombosi venose profonde, embolie e complicanze cutanee, lesioni nervose con perdita della sensibilità, dolore persistente in corrispondenza della cicatrice, ritardo di consolidazione, pseudoartrosi, rigidità articolare.

SmartHallux®: Innovativa Tecnica Mininvasiva

Il ritorno alle attività

Dal giorno successivo all’intervento, quando la sensibilità è completamente recuperata, il paziente può camminare appoggiando completamente il piede, indossando un tutore specifico per questo tipo di chirurgia.
Il primo controllo viene effettuato a 15 giorni circa dall’intervento chirurgico. Durante questo controllo vengono rimossi i punti di sutura ed eseguito un secondo bendaggio.

A 4 settimane circa dall’intervento viene eseguito un secondo controllo, durante il quale vengono rimossi tutti i bendaggi ed il paziente può tornare a caricare senza alcun ausilio indossando un paio di scarpe comode. A 4-6 settimane il paziente può tornare a guidare. Il completo recupero avviene generalmente a 2/3 mesi di distanza dall’intervento chirurgico. Il paziente può tornare a praticare attività sportive da contatto a 3-4 mesi. La riabilitazione al passo in acqua o idrokinesiterapia, può aiutare il paziente a recuperare più rapidamente.

Perché scegliere SmartHallux per l'intervento?

I nostri medici guidati dal Dr Manzi hanno una vasta esperienza nel trattamento della brachimetatarsia con una percentuale di pazienti soddisfatti elevatissima.
I segreti dei nostri successi sono dovuti all’utilizzo delle migliori tecniche chirurgiche, anestesiologiche, all’utilizzo di materiali all’avanguardia e di altissima qualità.

I tempi di attesa per un intervento di correzione della brachimetatarsia con il SSN possono essere molto lunghi, variando da regione a regione e da struttura a struttura. In alcuni casi, l’attesa può essere di diversi mesi o addirittura anni. SmartHallux offre la possibilità di accedere all’intervento in tempi più rapidi, evitando le lunghe liste d’attesa.

Per quanto riguarda i costi, l’intervento per la correzione della brachimetatarsia può variare in base alla tecnica utilizzata, alla complessità del caso e alla struttura sanitaria in cui viene eseguito. In genere, il costo medio si aggira intorno ai 9-10.000 euro. Presso SmartHallux, grazie alla tecnica avanzata utilizzata e alla collaborazione con diverse cliniche, è possibile ottenere un prezzo decisamente più competitivo.

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Domande frequenti

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