Alluce valgo cause e rimedi: Tutto quello che devi sapere

Sintomi piede

L’alluce valgo è una malformazione che colpisce il primo metatarso del piede e la falange prossimale, per l’appunto l’alluce, in questo articolo ci addentreremo in “alluce valgo cause e rimedi”

Diffusa soprattutto tra le donne che superano i 40 anni, l’alluce valgo è caratterizzato dallo sporgere della base dell’alluce verso l’interno del piede; di conseguenza, la punta dell’alluce va a premere verso l’esterno, comprimendo le altre dita.

Oltre ad essere esteticamente sgradevole, l’alluce valgo provoca anche dolore e fastidio, nonché una limitazione del movimento naturale del piede.

Ma come si sviluppa l’alluce valgo? Quali sono i sintomi? Come si diagnostica? e quali sono i rimedi per questa patologia così diffusa?

Le cause dell’alluce valgo

Genetica piede

Esistono diverse cause che portano a sviluppare la patologia dell’alluce valgo.

Nella maggior parte dei casi si tratta di un problema genetico-ereditario

L’alluce valgo può essere ereditario, come tantissime altre patologie, se è presente nella storia clinica della famiglia di appartenenza. Può essere genetico se la conformazione del piede è predisposta allo sviluppo di malattie. 

Ad esempio: un piede piatto o un piede tendente all’iperpronazione, sono più soggetti a sviluppare l’alluce valgo, rispetto ad un piede geneticamente e strutturalmente sano.

Escluso il fattore genetico-ereditario, anche le cattive abitudini non sono amiche di un piede sano. L’uso di scarpe non adatte al nostro piede e scomode è un fattore che aiuta non poco la formazione della patologia. 

Usare troppo spesso scarpe con i tacchi, o con la punta stretta, fa si che la naturale forma del piede venga compressa e che il peso corporeo, che dovrebbe essere distribuito equamente sulla pianta del piede, venga concentrato soprattutto sull’alluce.

Un’altra causa dell’alluce valgo, è il trauma fisico. Fratture o lesioni gravi possono manomettere la funzionalità del piede, andando a creare patologie, tra cui anche quella presa in esame. 

L’alluce valgo può svilupparsi anche in presenza di altre patologie, come ad esempio l’artrite reumatoide, o altre malattie infiammatorie. Queste, infatti, causano danni ai tessuti e alle articolazioni del piede, rendendolo soggetto a deformità.

I sintomi dell’alluce valgo

sintomi alluce valgo

Come accorgersi di avere l’alluce valgo?

Innanzitutto, lo spostamento verso l’esterno dell’osso alla base dell’alluce comincia a notarsi quasi da subito, anche perché la punta dell’alluce va a premere sulle altre dita, dando al piede un aspetto deformato che prima non aveva.

Tolto il lato estetico e visivo della patologia, dolore, arrossamento e gonfiore sono i sintomi più comuni e fastidiosi dell’alluce valgo. 

Purtroppo il dolore è inevitabile. Mantenendo il piede a riposo, con scarpe comode o senza scarpe, il dolore sarà tenue. Sotto sforzo o indossando scarpe scomode, il dolore può arrivare ad essere lancinante

L’arrossamento è una naturale conseguenza dello spostamento dell’osso che va a premere verso l’epidermide, stressandola e irritandola.

Come l’arrossamento, il gonfiore è quasi sempre il sintomo che indica che qualcosa non va. Oltre a provare dolore per la malformazione dell’alluce, il gonfiore può provocarne altro, anche al tatto.

Questi sintomi, se non curati, possono aggravare l’intera salute del piede. 

Doloro, arrossamento e gonfiore, infatti, concorrono a rendere particolarmente difficile la normale articolazione del piede che, inevitabilmente, porta a problemi di andatura e di postura, nonché rende impossibile indossare delle scarpe abbastanza comode.

Tutto ciò può incidere sull’allineamento dei piedi. Non solo a deviazione dell’alluce, infatti, rischia di deviare anche le altre dita, ma può anche alterare la corretta distribuzione del peso su tutto il piede, concorrendo a danneggiarlo interamente. 

La diagnosi dell’alluce valgo

Radiografia piede

Per impedire che l’alluce valgo danneggi tutto il piede, e per poter agire con prontezza per risolvere il problema, è necessaria una diagnosi precoce.

Già dai primi sintomi, il paziente dovrà fare un controllo dal medico curante.

Se si sospetta la presenza dell’alluce valgo, ci si dovrà rivolgere ad uno specialista ortopedico che eseguirà l’esame diagnostico.

L’esame diagnostico segue 3 basilari step:

  1. Il medico osserva il piede, ponendo attenzione sull’alluce e la sua articolazione;
  2. Se si intravedono già i primi sintomi, come gonfiore e arrossamento, il medico procede alla valutazione della mobilità, sia dell’alluce che delle altre dita;
  3. Alla fine il medico valuterà la postura e la camminata, per capire e rilevare le anomalie e valutare al gravità della patologia.

Superati i primi 3 step dell’esame diagnostico, il medico, nella maggior parte dei casi, prescriverà delle radiografie

Queste sono fondamentali sia per confermare la diagnosi che per valutare lo stato della patologia, se sia essa nella fase iniziale o se sia già in uno stadio avanzato.

É proprio per agire in tempo e non compromettere tutto il piede che la diagnosi precoce è quanto mai fondamentale. Diagnosticando la patologia in tempo, infatti, si potranno adottare il prima possibile le misure terapeutiche adatte, che possono essere sia conservative che più definitive come le operazioni chirurgiche.

I trattamenti non chirurgici per l’alluce valgo

plantare piede

I trattamenti non chirurgici per l’alluce valgo vengono definiti “trattamenti conservativi”.

Questi trattamenti, per loro stessa definizioni, servono a combattere i sintomi dell’alluce valgo  e far si che la patologia non peggiori.

Fondamentale per non compromettere lo stato del piede è seguire attentamente le indicazioni del medico. Prendere iniziative personali, senza la supervisione del medico, non assicura la buona riuscita delle terapie, e potrebbe compromettere la propria salute.

Ma quali sono questi trattamenti conservativi?

Tra i più comuni e consigliati c’è sicuramente l’assunzione di farmaci antifiammatori. Questi aiutano a ridurre l’infiammazione e a sopportare il dolore. 

L’assunzione di farmaci viene affiancata ad un’attività fisica precisa che comprende fisioterapia ed esercizi specifici. 

Sia come prevenzione, che come trattamento terapeutico, è importante indossare scarpe comode ed ergonomiche, che tendano a non stressare la parte dell’alluce e a distribuire al meglio il peso corporeo sulla pianta del piede.

In base anche alla gravità dell’alluce valgo, altri trattamenti conservativi possono essere: 

  • Uso di plantari ortopedici;
  • Uso di nastro adesivo medico (taping) per stabilizzare l’alluce;
  • Uso di plantari ortopedici;
  • Iniezioni di cortisone.

L’intervento chirurgico per l’alluce valgo

Chirurgia dottori

Quando i trattamenti conservativi non risolvono la patologia e la stessa è ormai in una fase troppo avanzata, sarà lo stesso medico a consigliare l’intervento chirurgico.

Esistono diverse operazioni chirurgiche per l’alluce valgo, dall’intervento tradizionale a quelli mini-invasivi che sfruttano le innovazioni tecnologiche.

Osteotomia, artrodesi e l’impianto di protesi, sono considerati gli interventi classici e un po’ più invasivi. Questi richiedono un periodo di recupero post-operatorio che può variare dalle 6 alle 12 settimane. 

Questi tempi di recupero, anche se possono far spaventare o dubitare il paziente, sono essenziali per riappropiarsi della completa mobilità del piede

Questi 3 interventi, però, sono considerati i più efficaci per risolvere il problema dell’alluce valgo. 

L’osteotomia, ad esempio, è quella più comune e prevede il taglio e il riposizionamento dell’alluce, al fine di correggere l’intera deformazione. L’operazione dura tra le 1 e le 2 ore ma, nella maggior parte dei casi, risolve la patologia. 

L’artrodesi e l’impianto di protesi sono due operazione un po’ più complesse. 

La prima consiste nel fondere insieme le ossa dell’articolazione dell’alluce, mentre la seconda prevede l’innesto di una protesi artificiale che va a sostituire l’articolazione compromessa.

I benefici dell’intervento chirurgico per l’alluce valgo

Alluce valgo cause e rimedi

Nonostante i tempi di recupero abbastanza lunghi, dalle 6 alle 12 settimane, l’intervento chirurgico rimane comunque la soluzione più efficace per tornare alla vita di tutti i giorni. 

Riduzione del dolore e ripresa della mobilità del piede sono i risultati certi che l’operazione raggiunge.

Non solo riesce a ridare la qualità della vita che il paziente aveva perso, l’intervento chirurgico all’alluce valgo è un’ottimo deterrente anche per la formazione di altre patologie al piede. 

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chirurghi

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