Tra i problemi che riguardano i piedi, ci sono la brachimetatarsia al piede e il piede equino. Da un lato, la brachimetatarsia fa sì che un metatarso sia più corto del dovuto, portando all’aspetto insolito del piede. Dall’altro, il piede equino riguarda un piede che assume una posizione inclinata verso il basso, in questo articolo intitolato “Brachimetatarsia o piede equino” analizzeremo le due problematiche. Entrambe meritano attenzione e, fortunatamente, ci sono modi per diagnosticare e trattare le due condizioni.
Comprendere la brachimetatarsia al piede
La brachimetatarsia al piede è una condizione caratterizzata dalla presenza di uno o più metatarsi del piede più corti del normale. Questo effetto può portare a una serie di complicazioni, dalle difficoltà nel camminare fino a problemi estetici.
Nonostante il suo nome complesso, le cause della brachimetatarsia sono piuttosto comuni. Spesso si tratta di una condizione congenita, ossia dovuta ai geni. Tuttavia, può anche essere causata da traumi o arresto della crescita delle ossa a causa di alcune malattie.
I sintomi? A parte i metatarsi corti, si prova dolore mentre si cammina, si formano calli e, nel peggiore dei casi, difficoltà a trovare scarpe adatte.
Chi sospetta di avere la brachimetatarsia, la radiografia del piede darà al medico tutti i dettagli di cui ha bisogno per emettere una diagnosi certa. In alcuni casi, possono essere necessari test aggiuntivi, come la risonanza magnetica, ma nella gran parte delle situazioni, la semplice radiografia sarà sufficiente.
Analisi del piede equino
Il piede equino è una condizione così chiamata non perché si ha il piede di un cavallo, ma perché il tuo tende a puntare verso il basso, proprio come una zampa di cavallo.
Il piede equino può nascere da una varietà di cause. Dal punto di vista genetico, condizioni come la paralisi cerebrale o le distrofie muscolari possono aprire la strada. Gli infortuni a nervi, però, specialmente quelli che coinvolgono il nervo peroneo, possono portare il piede nella sua strana posizione.
In questo caso, potrebbe essere il momento della diagnosi. Il medico esamina il cavo muscolare attraverso la valutazione fisica dettagliata, e potrebbe effettuare esami aggiuntivi come elettromiografie o TAC per avere una visione più chiara del problema.
Riconoscere il piede equino tra tutte le altre possibili deformità del piede può sembrare un’impresa ardua. Tuttavia, la caratteristica pronazione del piede equino lo rende relativamente facile da distinguere dalle altre condizioni, tipo il collo del piede piatto o l’alluce valgo. Mentre altre deformità possono avere sintomi sovrapposti, l’inclinazione particolare del piede equino è quasi sempre un indizio rivelatore.
Opzioni di cura per la brachimetatarsia al piede
Trattare la brachimetatarsia al piede può sembrare complicato, ma esistono opzioni di cura per tutte le esigenze, che siano conservative o più invasive.
Trattamenti non chirurgici
Chi ha appena scoperto di avere la brachimetatarsia al piede, non deve per forza essere sottoposto a intervento chirurgico, perché ci sono alcuni trattamenti non chirurgici efficaci, come:
- Plantari ortopedici: aiutano a distribuire la pressione in modo uniforme sul piede, riducendo il dolore e migliorando la funzionalità.
- Scarpe speciali: acquistare calzature che offrono maggiore supporto.
- Terapia fisica: gli esercizi per rafforzare i muscoli del piede possono fornire maggiore stabilità.
Trattamenti chirurgici
Se invece la brachimetatarsia è particolarmente fastidiosa, e i metodi conservativi non fanno al caso specifico, ci sono soluzioni chirurgiche efficaci, come:
- Osteotomia con allungamento progressivo: questa tecnica coinvolge l’uso di un fissatore esterno per allungare gradualmente l’osso.
- Innesto osseo: si tratta dell’aggiunta di un blocco d’osso per allungare il metatarso.
- Distrazione osteogenetica: processo alquanto complicato che mira a fare crescere l’osso nel tempo.
Trattamenti per il piede equino
Ci sono vari modi per affrontare il problema del piede equino. Andiamo a scoprirli di seguito.
Approcci conservativi
Prima di prendere in considerare il bisturi, è possibile tentare l’approccio più conservativo, che sicuramente aiuterà a camminare meglio:
- Tutori e plantari: servono per migliorare la funzionalità e adattare la posizione del piede.
- Iniezioni di tossina botulinica: utile per alleviare la tensione muscolare.
Interventi chirurgici
Se il piede equino rende la vita insopportabile, ecco le opzioni chirurgiche che lo specialista potrebbe suggerire:
- Allungamento del tendine: tecnicamente si tratta di rimettere i tendini al loro posto.
- Fusione delle articolazioni: quando le scarpe ortopediche e le terapie fisiche non bastano, questa procedura più invasiva può fare la differenza.
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