Le cisti del piede sono formazioni di dimensioni variabili, da pochi millimetri ad alcuni centimetri di diametro, piene di liquido. Si sviluppano sotto la pelle o nelle articolazioni e possono risultare fastidiose, tanto da compromettere, in alcuni casi, il movimento.
Si tratta, generalmente, di formazioni benigne causate da infezioni o traumi, con un tempo di sviluppo piuttosto rapido. Sebbene siano spesso innocue, in alcuni casi possono esercitare pressione su nervi o tessuti circostanti, causando dolore.
Rimedi e soluzioni per trattare le cisti del piede

Alcune persone sono maggiormente predisposte a sviluppare cisti, come chi soffre di artrosi, reumatismi o è sottoposto a traumi ortopedici ripetuti, ad esempio praticando sport a livello agonistico. Le cisti più comuni sono quelle sinoviali, che si formano nelle articolazioni e contengono un fluido in grado di causare gonfiore. In rari casi, le cisti possono anche essere sintomo di patologie come la gotta o altri problemi articolari.
I sintomi di una cisti al piede includono, oltre al gonfiore evidente nella zona interessata, fastidio più o meno intenso durante l’uso di scarpe, formicolii o perdita di sensibilità (causati dalla compressione di un nervo), difficoltà di movimento a causa delle dimensioni della cisti e la formazione di edemi dovuti alla compressione di un vaso sanguigno.
Le cisti del piede tendono a formarsi principalmente vicino alla guaina che riveste i tendini. Sebbene siano meno comuni rispetto a quelle della mano, si localizzano prevalentemente sulla parte esterna della caviglia o sul dorso del piede. Per trattarle in modo efficace è fondamentale determinare la causa e la gravità del disturbo.
Cisti del piede: diagnosi
Il primo passo è eseguire esami diagnostici per valutare le dimensioni delle cisti o delle borsite, la loro posizione e l’eventuale compressione delle strutture circostanti:
- Ecografia del piede e della caviglia;
- Radiografia per individuare la presenza di artrosi;
- Risonanza magnetica per analizzare i tessuti molli e definire la posizione della cisti.
In base ai risultati, si potrà pianificare un trattamento adeguato della cisti al piede.
Le cisti di piccole dimensioni sono spesso asintomatiche e potrebbero non richiedere alcun intervento, andando incontro a un riassorbimento spontaneo. L’uso intenso e continuo dell’articolazione interessata potrebbe favorire l’ingrossamento della cisti al piede e, per questo motivo, è importante tenerla sotto osservazione per rendersi conto di eventuali cambiamenti.
Per cisti più grandi o dolorose, è possibile ricorrere a farmaci antinfiammatori per ridurre il gonfiore. Se i sintomi persistono o la cisti non scompare da sola, il medico può decidere di rimuoverla chirurgicamente o drenare il liquido per alleviare la pressione.
L’asportazione chirurgica è un intervento poco invasivo, effettuato in ambulatorio. La cisti viene rimossa tramite una piccola incisione (circa 2-3 cm) e il paziente dovrà rimanere a riposo per circa una settimana, o almeno fino alla rimozione dei punti. In alternativa è possibile prevedere l’aspirazione del contenuto della cisti, una procedura meno consigliabile in quanto presenta un rischio maggiore di recidiva. In questo caso, infatti, il tramite che collega la cisti all’articolazione o al tendine (conosciuto come il peduncolo) non viene chiuso.
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In ogni caso, è consigliabile consultare un ortopedico per stabilire il trattamento più adatto e pianificare un programma di cura post-operatoria, in modo da ridurre il rischio di recidive.
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