La brachimetatarsia al piede si manifesta con la presenza di almeno un metatarso accorciato, in questo articolo intitolato “Classificazione brachimetatarsia” andremo a vedere quali tipi ne esistono e in che modo si manifestano. Visivamente, l’aspetto del piede è piuttosto sconcertante e funziona in modo bizzarro. Tale deformità comprende due componenti principali: una ossea, che coinvolge il metatarso e le ossa falangee corrispondenti, e una di tessuto molle. Nella brachimetatarsia congenita si verifica una crescita insufficiente del metatarso e delle ossa falangee. Al contrario, nella versione traumatica, la lunghezza falangea è normale.
Esternamente, la brachimetatarsia è riconoscibile perché un dito è più corto e ritirato rispetto alle dita vicine, che si inclinano verso lo spazio lasciato libero dal dito più corto. Se il piede presenta più di un metatarso accorciato, si parla di brachimetapodia. L’anatomia di questa affascinante anomalia ci svela che la fise del metatarso minore si trova nel collo dell’osso, mentre quella del primo metatarso alla base. Questo posizionamento produce differenti impatti sulla posizione del piede stesso.
Classificazione Lamm e brachimetatarsia: come si fa?
La brachimetatarsia al piede interessa circa una persona ogni 1000, con una misteriosa predilezione per le donne, come mostra uno studio recente che rileva un rapporto di 9:1 rispetto ai maschi. Inoltre, il 47% soffre prevalentemente di brachimetatarsia bilaterale. Tra i 300 metatarsi osservati nello studio, il 58% apparteneva al quarto metatarso, che è il più colpito.
I chirurghi utilizzano varie tecniche di allungamento metatarsale, che vanno dalla versione acuta a quella graduale, ognuna con le sue complicazioni. Una delle sfide principali è garantire che l’articolazione metatarso-falangea (MTPJ) non si blocchi o dislochi durante l’allungamento. Una soluzione pratica è il “bridging“, in cui si fissa il MTPJ durante la fase di distrazione dell’osso.
Tuttavia, maggiori quantità di allungamento comportano maggiori rischi di complicazioni, come la dislocazione dell’articolazione, la condrolisi e la rigidità post-operatoria. Per evitare tali problematiche, viene eseguita l’osteotomia il più lontano possibile dall’articolazione, preferibilmente alla giunzione metatafisaria-diafisaria prossimale.
Una guida pratica alla classificazione di Lamm per la brachimetatarsia
Le deformità brachimetatarsiche possono essere diverse. La classificazione di Lamm identifica tre principali tipologie:
- Tipo A: include metatarsi normalmente formati, ma con una lunghezza ridotta.
- Tipo B: implica una curvatura dell’osso metatarsale.
- Tipo C: presenta irregolarità articolari nella testa del metatarso e nella base falangea.
Oltre alle tipologie A, B e C, ce ne sono altre che identificano quale metatarso è corto o ipoplasico. Per esempio, un paziente con il quarto metatarso corto, curvatura diafisaria e articolazione incongruente verrebbe classificato come 4ABC.
L’allungamento acuto con innesto osseo offre dei vantaggi, tra cui la mancanza di fissazioni esterne. Tuttavia, presenta anche degli svantaggi, come la necessità di un donatore per l’innesto e l’obbligo di non caricare il piede per un certo periodo.
La classificazione di Lamm nella revisione chirurgica della brachimetatarsia
La classificazione di Lamm riveste un ruolo fondamentale anche nelle revisioni chirurgiche. Questi interventi sono noti per la loro complessità, spesso dovuta alla persistenza delle deformità di tipo B o C. Grazie all’uso avanzato della TC e della RM, la comprensione delle anomalie articolari e della loro influenza sul successo dell’allungamento è stata migliorata.
Una MTPJ rigida o dislocata necessita di revisione chirurgica: un fissatore esterno può aiutare nella distrazione dell’articolazione per mantenere la funzionalità a lungo termine.
La connessione tra alluce valgo e brachimetatarsia
L’alluce valgo si manifesta spesso insieme alla brachimetatarsia. Il 41% dei pazienti, infatti, presenta questa doppia complicazione. Generalmente, la deformità dell’alluce viene corretta insieme all’allungamento del metatarso tramite tecniche di fissazione interna o esterna.
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Per fortuna, adesso, la complessità della brachimetatarsia viene finalmente interpretata e gestita meglio grazie alla classificazione di Lamm. Questo sistema rivoluzionario consente di prevedere la tecnica chirurgica migliore da adottare. Tuttavia, l’esperienza del chirurgo resta sempre la chiave per affrontare con successo questo problema. Affidarsi agli ortopedici professionisti di SmartHallux può fare la differenza. Tramite tecniche chirurgiche all’avanguardia e soluzioni tecnologiche di ultima soluzione, risolveranno i tuoi problemi al piede senza segni evidenti. In poco tempo, tornerai a vivere senza dolore e a camminare normalmente. Prenota subito tramite il modulo online sul nostro sito web.