Tra le più fastidiose e dolorose patologie che colpiscono piedi e caviglie, c’è la spina calcaneare, in questo articolo vedremo cos’è la spina calcaneare e come liberarsene
Il termine non è sicuramente tra i più diffusi ma, approfondendo l’argomento, ci si renderà conto di averne sentito parlare o, comunque, di conoscerla.
Dunque, cos’è la spina calcaneare?
È una patologia del piede che interessa il tallone. Il dolore, alle volte anche acuto e insopportabile, provocato da questa patologia, è spesso causato da una piccola escrescenza ossea.
All’inizio può anche apparire una patologia controllabile e non troppo grave ma, se non curata, la spina calcaneare può arrivare ad abbassare notevolmente la qualità della vita, diventando una vera e propria malattia debilitante.
Facciamo un focus su questa patologia. Scopriamone i sintomi e le cause, ma soprattutto come combatterla e vincerla.
Sintomi della Spina Calcaneare: Come riconoscere il dolore
Come già accennato, la spina calcaneare può essere ingannevole.
Dapprima si percepisce un leggero fastidio al tallone, facilmente imputabile alla stanchezza quotidiana o ad una scarpa non particolarmente comoda.
Gradualmente, però, il fastidio si tramuta in dolore. Ed è proprio il dolore al tallone il primo e riconoscibile sintomo della spina calcaneare.
Questo dolore si presenta in maniera acuta, come se una forza esterna “pungesse” il tallone, soprattutto al mattino appena svegli o dopo un riposo prolungato.
L’ingannevolezza di questa patologia porta a far diminuire il dolore con il movimento, anche se, dopo periodi prolungati di attività e di sforzo, il dolore al tallone può aggravarsi ancor di più.
Sottovalutato il dolore, inevitabilmente, il tallone si gonfierà e infiammerà, dando anche la sensazione di bruciore al tatto.
Dipende la gravità della situazione, si potranno notare anche rigidità del movimento e, dipende lo stadio della patologia, anche una protuberanza ossea.
Una volta fatto caso a tutti questi sintomi si dovrà intervenire il prima possibile. Solo una diagnosi precoce e la giusta procedura d’intervento salveranno la salute del piede.
Spina Calcaneare: Quali sono le cause?
Dopo averne appreso i sintomi, ci si domanderà quali siano le cause che portano alla spina calcaneare.
Come per quasi tutte le patologie al piede e alla caviglia, lo stress eccessivo alla quale si sottopongono il tallone e tutto il piede, è una delle cause più comuni. L’eccessiva e prolungata pressione sulla fascia plantare, a lungo andare, provoca infiammazioni e microtraumi che, se non curati, concorrono alla formazione dell’escrescenza ossea tipica della spina calcaneare.
Lo stress fisico può essere anche provocato da un’attività fisica eccessiva. Attività come corsa e salto, soprattutto se praticate ad alto impatto, su superfici dure e con una costanza eccessiva, concorrono a stressare tutto il piede.
Uguale ma opposto, è il problema del sovrappeso e dell’obesità. Un peso eccessivo, per forza di cause, fa soffrire e preme sulle piante dei piedi.
Indossare calzature non idonee, di scarsa qualità o scomode, non è mai salutare per il benessere dell’intero piede.
Infine ci sono le patologie pregresse. Avere i piedi piatti, una postura scorretta, deformità del piede o aver subito dei traumi, concorre a rendere il piede debole e soggetto ad altre patologie.
La Diagnosi della Spina Calcaneare
Una diagnosi precoce è fondamentale per combattere e vincere la spina calcaneare.
Come fare e a chi rivolgersi per la diagnosi della spina calcaneare?
Riconosciuti i primi sintomi è bene rivolgersi al medico curante che provvederà a indirizzare il paziente da un ortopedico.
Il medico così, non solo farà un esame approfondito ottico e tattile al tallone, ma farà anche una valutazione dettagliata della storia clinica e dei sintomi del paziente.
Durante l’esame fisico, il medico valuterà lo stadio dell’infiammazione, del gonfiore e del dolore del tallone, controllando anche se ci sia già una protuberanza ossea.
Successivamente si procederà con gli esami tecnici, ovvero radiografie ed ecografie. Solo con questi esami che permettono la visione interna della parte interessata, sarà possibile confermare o smentire la diagnosi.
La diagnosi, non solo conferma il problema, ma è utile anche a capire lo stadio e la gravità della patologia, così da poter personalizzare al meglio il metodo di intervento.
Trattamenti conservativi: Soluzioni efficaci senza bisturi
La spina calcaneare, se presa in tempo e non ancora tropo grave, può essere affrontata con i trattamenti conservativi.
I trattamenti conservativi non sono invasivi e non richiedono il ricorso alla chirurgia.
Il punto di forza dei trattamenti conservativi, oltre al fatto di non ricorrere alla chirurgia, è che possono essere fatti a casa e autonomamente, anche se, il monitoraggio da parte del medico è sempre consigliato.
Quali sono, qui,di, questi trattamenti conservativi?
Tra i più prescritti e comuni ci sono:
- Riposo: riduzione dell’attività fisica e la limitazione delle attività quotidiane stressanti per i piedi:
- Impacchi di ghiaccio: riducono il gonfiore e l’infiammazione;
- Esercizi indicati e concordati con il medico: stretching mirato alla fascia plantare e ai muscoli del polpaccio;
- Utilizzo di ortesi plantari: utilissimi per dare supporto e soprattutto per distribuire in maniera equilibrata il peso del corpo sul piede;
- Assunzione di farmaci anti-infiammatori: aiutano a combattere dolore e infiammazione.
Ovviamente, ogni terapia e ogni scelta di azione, devono essere valutati e concordati con il medico. I trattamenti non sono uguali per tutti, devono essere personalizzati in base sia allo stadio della patologia che dello stato di salute del paziente.
Quando ricorrere alla chirurgia?
Quando i trattamenti conservativi non riescono a risolvere il problema della spina calcaneare e il dolore non accenna ad andar via, si può prendere in considerazione l’idea di ricorrere alla chirurgia.
I medici, solitamente, consigliano l’intervento alla spina calcaneare, dopo un periodo di 6-12 mesi di trattamenti conservativi. Solo dopo che questi non abbiano raggiunto l’obiettivo sperato, il medico prenderà in considerazione l’operazione.
Da cosa dipende, però, la decisione finale di affidarsi alla chirurgia?
La gravità del dolore è fondamentale per indicare al medico il vero stato del paziente. Se, ad esempio, la qualità della vita del paziente si è notevolmente abbassata, compromettendo anche le più semplici attività quotidiane, il medico consiglierà l’intervento chirurgico.
Senza voler approfondire troppo la parte tecnica dell’intervento, è giusto dire a cosa si va incontro.
L’intervento alla spina calcaneare consiste nella rimozione dell’escrescenza ossea e del rilascio della fascia plantare per ridurre la tensione (quando è necessario).
C’è da dire, infine, che l’intervento chirurgico può sia risolvere il problema che ridurre di molto il dolore, ma richiede un impegno costante e dedizione nel seguire le procedure post-operatorie e la riabilitazione.
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