L’entesopatia è una patologia che colpisce il punto di incontro tra i tendini e l’osso di riferimento; questa condizione provoca moltissimo dolore ed è considerata altamente debilitante per chi ne viene colpito.
Causata da infiammazione dei tendini, traumi o stress e pressione ripetitivi sulla parte interessata, l’entesopatia può interessare diverse parti del corpo e colpisce soprattutto chi pratica molta attività fisica o sport fortemente impattanti.
In questo articolo, ci concentreremo sui tipi di entesopatia che colpiscono soprattutto l’area delle caviglie e dei piedi, facendo un focus sui diversi trattamenti consigliati per curare l’entesopatia.
I trattamenti conservativi per l’entesopatia
Quando si riceve una diagnosi di entesopatia, di solito, i medici consigliano un approccio terapeutico di tipo conservativo.
Cosa si intende per trattamenti conservativi? Questi trattamenti vengono considerati minimamente invasivi, perché prevedono la gestione del dolore, la riduzione dello stress e dell’infiammazione della parte colpita, il tutto senza nessun ricorso alla chirurgia.
Vediamo insieme quali sono questi trattamenti conservativi per curare l’entesopatia.
Riposo e modifica dello stile di vita
Il riposo è sicuramente la prima cosa consigliata per alleviare i sintomi della patologia.
Diminuire le attività di eccessivo stress e sovraccarico della parte colpita, in questo caso quella di piedi e caviglie, contribuisce a gestire il dolore e a ridurre l’infiammazione. Tutto ciò, permette il graduale risanamento dei tessuti danneggiati.
Se inizialmente è consigliato il riposo in quanto tale, quindi la cessazione di quasiasi attività di stress sulla parte interessata, con il passare del giusto tempo si potranno riprendere le attività fisiche, purché esse siano variate. Quindi, sarà consigliato fare dell’attività fisica controllata e non eccessiva con esercizi mirati, o optare per degli sport che non concorrano ad aggravare ulteriormente la situazione come il nuoto.
Plantari ortopedici e tutori
Soprattutto per l’entesopatia che colpisce piedi e caviglie, l’uso di plantari e tutori è particolarmente indicato.
Infatti, plantari e tutori sono utilissimi per supportare un’area delicata come quella del piede e del tallone e, soprattutto, aiuta ad ammortizzare gli urti dovuti alla normale mobilità del piede, nonché a correggere probabili problemi di postura.
Non solo, i tutori, soprattutto, possono essere anche utilizzati per immobilizzare la parte interessata, quando necessario, per favorire la rigenerazione dei tessuti lesionati.
Fisioterapia e programmi di riabilitazione
La fisioterapia è sempre una terapia giusta e raccomandata. Grazie al supporto di un fisioterapista si potrà migliorare non solo la flessibilità di piedi e caviglie, tramite esercizi mirati, ma anche rafforzare i muscoli circostanti ai tessuti colpiti dalla patologia.
Grazie ad un percorso studiato e personalizzato, magari sfruttando anche la terapia con gli ultrasuoni o la tecarterapia, si potranno ridurre l’infiammazione e il dolore e diminuire il tempo di recupero totale.
Assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei
Anche denominati FANS, i farmaci anti-infiammatori non steroidei sono i farmaci più consigliati per curare l’entesopatia.
I FANS vengono prescritti per trattare il dolore e diminuire l’infiammazione. Di solito gli anti-infiammatori non steroidei si trovano sotto forma di pomate e lozioni o in pillole.
Esiste, però, anche l’opzione di poter assumere un FANS per via infiltrativa, ovvero tramite iniezioni sulla zona interessata; questa modalità è preferita quando c’è l’esigenza di un effetto più rapido ed efficace, quindi, quando dolore e infiammazione sono quasi insopportabili.
L’assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei deve essere sempre prescritta e monitorata dal medico curante.
I trattamenti chirurgici
Se l’entesopatia è diventata ormai un problema debilitante e neanche i trattamenti conservativi sono riusciti a debellarla, l’unica soluzione risulta essere il trattamento chirurgico.
Esistono diversi tipi di trattamenti chirurgici e, per scegliere in modo consapevole la tipologia di trattamento più opportuno, bisognerà valutare sia la gravità dell’entesopatia che le esigenze e le aspettative del paziente.
La chirurgia mini-invasiva
La chirurgia mini-invasiva è sicuramente il trattamento chirurgico più richiesto da parte dei pazienti affetti da entesopatia calcaneare (quella che colpisce il tallone).
Questo intervento, per sua stessa definizione minimamente invasiva, prevede la rimozione dei tessuti lesionati e infiammati, nonché la riparazione della parte colpita, tutto tramite delle mini-incisioni.
Questo trattamento è preferito anche perché prevede tempi di recupero abbastanza brevi.
La riparazione o sostituzione tendinea
La riparazione tendinea è un trattamento chirurgico che viene preso in considerazione quando l’entesopatia risulta essere particolarmente, tanto da prevedere la riparazione quasi totale o la sostituzione del tendine danneggiato.
L’intervento, quindi, prevede la rimozione, parziale o totale, dei tessuti lesionati e la ricostruzione o sostituzione degli stessi. La riparazione può avvenire grazie a tecniche di sutura specifiche e specializzate o tramite innesti.
Per ovvie ragioni, i tempi di recupero sono nettamente superiori rispetto ad un intervento mini-invasivo e il recupero viene articolato tra un periodo di completa immobilità, seguito poi da un periodo di riabilitazione personalizzato e intensivo.
L’osteotomia e la decompressione
Questi due trattamenti vengono presi in considerazione quando l’entesopatia è legata ad una malformazione ossea o ad una compressione dei tessuti.
L’osteotomia è studiata per tagliare o rimodellare l’osso malformato, così da poter ridurre la pressione esercitata sull’area colpita dall’infiammazione.
La decompressione, invece, prevede la rimozione delle parti di ossa o tessuti per lenire la tensione che opprime la parte lesa.
Osteotomia e decompressione sono particolarmente indicate per le entesopatie particolarmente gravi che possono colpire soprattutto anche le ginocchia.
Il recupero post-operatorio e riabilitazione
Qualsiasi sia il trattamento chirurgico scelto, ogni tipologia di intervento dovrà essere seguito sempre e comunque da un periodo di recupero post-operatorio.
A seguito dell’intervento, il paziente deve prepararsi ad affrontare un periodo che comprenderà diverse fasi, dal riposo al ripristino dell’intera mobilità.
Come già accennato, ad ogni intervento corrisponde un tempo di recupero diverso ma, di solito, i tempi di recupero si aggirano tra le 6 e le 12 settimane.
Durante questo arco di tempo il paziente dovrà inizialmente stare a riposo, con il piede e la caviglia ben immobilizzati per non stressare subito la zona appena operata. Successivamente seguiranno le fasi di ripresa di elasticità e forza muscolare, fasi propedeutiche per affrontare al meglio la fase del ripristino parziale della mobilità.
Sempre sotto la supervisione del medico e degli specialisti, si arriverà al ripristino totale della mobilità per tornare finalmente alla normalità e allo svolgimento di tutte le attività quotidiane.
Seguire i consigli dei medici e svolgere passo passo tutte le fasi della riabilitazione, è di fondamentale importanza per evitare possibili complicanze e favorire la guarigione totale.
SmartHallux: gli specialisti nella cura di piedi e caviglie
Se sei alla ricerca di un team di medici e chirurghi specializzati nella cura di patologie a piedi e caviglie, SmartHallux fa al caso tuo.
Da anni alla ricerca continua di nuove metodologie e soluzioni per qualsiasi patologia a piedi e caviglie, SmartHallux si avvale dell’onorevole guida del Dr. Luigi Manzi e di un team di specialisti di decennale esperienza.
Grazie all’uso di strumenti all’avanguardia, allo studio di tecniche sempre più specialistiche e all’approccio dedicato alla cura e alla dedizione per il paziente, SmartHallux è l’opzione migliore che potrai scegliere.
Prenota una visita SmartHallux
Con un occhio rivolto sempre al benessere e alle esigenze dei pazienti, SmartHallux ha anche studiato un semplice e rapido modo di prenotazione delle visite.
Scegliendo di prenotare una visita con SmartHallux, infatti, potrai scegliere tra varie opzioni: dalla visita a domicilio alla classica visita in studio, passando anche per la telemedicina.
Non indugiare oltre. Comincia a prenderti cura della salute dei tuoi piedi e caviglie e prenota subito la tua visita SmartHallux: clicca qui.