Diagnosi Brachimetatarsia e trattamenti

Brachimetatarsia piede

La brachimetatarsia è una patologia che interessa il piede, nel particolare i metatarsi che possono risultare più corti del normale, in questo articolo vedremo che viene effettuata la diagnosi Brachimetatarsia

Lo squilibrio dei metatarsi provoca diversi problemi sia strutturali che funzionali. Il dolore e la difficoltà nel camminare, infatti, rendono questa patologia debilitante, abbassando la qualità della vita di chi ne è afflitto. 

Approfondiamo insieme questa patologia così debilitante e scopriamo come si cura la brachimetatarsia per riappropriarsi della propria salute.

Cos’è la Brachimetatarsia?

diagnosi Brachimetatarsia

Quando uno o più metatarsi del piede sono più corti, e ci si trova quindi in una condizione anomala di squilibrio, si è di fronte alla brachimetatarsia.

C’è da dire che di solito il metatarso più colpito dalla brachimetatarsia è il quarto; ciò non significa che gli altri metatarsi siano immuni dall’essere colpiti.

Questa condizione del piede può essere causata dalla chiusura anticipata, durante la fase di sviluppo, della cartilagine di accrescimento del o dei metatarsi colpiti.

Non solo un problema di crescita e sviluppo, ma anche cause congenite o acquisite possono portare allo sviluppo della brachimetatarsia. Una predisposizione genetica o lesioni e traumi, quindi, concorrono ad innalzare le probabilità di soffrire di brachimetatarsia.

I Sintomi della Brachimetatarsia

dolore al metatarso

Quando si sviluppa la brachimetatarsia si viene colpiti anche da diversi sintomi, più o meno gravi in base alla gravità della patologia.

I sintomi più conosciuti e diffusi sono:

  • Visibile deformità del piede: in presenza di uno o più metatarsi più corti rispetto agli altri, sono facilmente riconoscibili come “deformi”;
  • Dolore al piede: concentrato soprattutto sul metatarso colpito; il dolore può peggiorare con l’attività fisica o la pressione;
  • Equilibrio precario: la deformità che comporta la brachimetatarsia, fa sì che il peso corporeo sia mal distribuito, influenzando così la stabilità della postura;
  • Difficoltà a camminare: è una condizione consequenziale derivata soprattutto dal dolore, che impedisce un’andatura normale e controllata:
  • Formazione di calli e ulcere: diretta conseguenza della distribuzione del peso corporeo scorretta; calli e ulcere non solo provocano dolore ma sono anche soggetti a infezioni;
  • Problemi muscolo scheletrici: sintomo che la brachimetatarsia sia ad uno stadio abbastanza grave; la postura compromessa poi, può provocare dolore alle anche, ginocchia e schiena.

Tutti questi sintomi possono rendere la vita di chi ne soffre veramente difficile.

È fondamentale, quindi, diagnosticare il prima possibile la brachimetatarsia per scegliere e cominciare una cura adatta e personalizzata.

Diagnosi Brachimetatarsia

Visita dottore

Per la diagnosi della brachimetatarsia, innanzitutto, bisogna rivolgersi ad un medico specialista.

La visita diagnostica si divide in diversi step. 

Si comincia con l’esame fisico e l’anamnesi

Il medico, attraverso l’esame fisico esamina il piede, per valutare la gravità della deformità, nonché capire anche quanta mobilità sia rimasta al piede colpito. 

L’anamnesi, invece, consiste nel raccogliere tutte le informazioni sul paziente; sia i sintomi e la situazione attuale della brachimetatarsia, che la sua storia clinica passata. È importante, infatti, conoscere anche la salute generale del paziente, per valutare e capire quale trattamento adottare per sconfiggere la brachimetatarsia.

Per confermare la diagnosi e capire meglio la gravità della patologia, si è soliti sottoporsi a radiografie del piede. Solo con le immagini, infatti, si sarà in grado di valutare l’esatta lunghezza del o dei metatarsi colpiti, rivelando anche eventuali anomalie di struttura.

Trattamenti non chirurgici per la Brachimetatarsia

plantare piede

Come quasi tutte le patologie dei piedi, i medici consigliano di curare la brachimetatarsia, inizialmente e se la patologia non è ancora grave, con i trattamenti non chirurgici.

Questi trattamenti hanno lo scopo principale di contenere i sintomi e alleviare il dolore, così da permettere di tornare, parzialmente o totalmente, alla vita di tutti i giorni.

Volendo elencare questi trattamenti conservativi, tra essi avremo:

  • l’uso di scarpe ortopediche su misura;
  • l’uso di ortesi plantari personalizzate;
  • l’applicazione di cuscinetti e imbottiture protettive, come prevenzione per la formazione di calli e ulcere;
  • l’assunzione di farmaci anti-infiammatori;
  • la fisioterapia.

Tutti questi approcci, combinati tra di loro, concorrono a migliorare la qualità della vita del paziente, anche se, il più delle volte, non riescono a correggere definitivamente il problema.

Trattamenti chirurgici per la Brachimetatarsia

Chirurgia dottori

Quando i trattamenti non chirurgici non riescono a combattere i sintomi della brachimetatarsia come auspicato, i medici consigliano il ricorso alla chirurgia.

Per curare la brachimetatarsia, esistono principalmente due approcci chirurgici: l’osteotomia di allungamento e i dispositivi di distrazione.

L’osteotomia di allungamento prevede il taglio del metatarso corto e l’innesto di osso per allungarlo e ristabilire la giusta lunghezza. Il chirurgo separa in due sezioni il metatarso afflitto da brachimetatarsia; è proprio in mezzo alle due sezioni create che viene immesso l’innesto osseo, che spesso è prelevato da un’altra parte del corpo del paziente. 

Questo è un intervento abbastanza invasivo, anche se è considerato il più efficace, visto che allunga immediatamente e precisamente il metatarso correggendo così il difetto con una sola operazione.

I dispositivi di distrazione, invece, sfruttano dei dispositivi esterni detti “distrattori” che, gradualmente allungano l’osso. Fissato all’osso attraverso perni o fili, il distrattore viene regolato tramite un apposito meccanismo che lo stesso paziente, e il medico, possono allungare di qualche millimetro al giorno, così da far allungare l’osso. Il processo totale viene chiamata osteogenesi distrazionale, che permette all’osso di crescere in maniera naturale.

È un’operazione meno invasiva dell’osteotomia di allungamento, ma con un tempo di trattamento molto più lungo rispetto alla prima operazione. Questa tecnica riduce il rischio di complicazioni e infezioni.

SmartHallux e la brachimetatarsia

chirurghi

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Grazie al suo team di chirurghi specialisti, guidati dal chirurgo di fama internazionale il Dott. Luigi Manzi, SmartHallux ha sviluppato tecniche all’avanguardia per la diagnosi e la cura della brachimetatarsia.

Quello che offre SmartHallux, oltre alla competenza e professionalità del suo team, è la totale dedizione al paziente, dalla diagnosi al recupero post-operatorio e non solo.

SmartHallux si distingue per l’utilizzo di tecniche all’avanguardia e mini invasive, che permettono un più veloce recupero post-operatorio. Tra queste tecniche si possono citare i sistemi di distrazione di ultima generazione e materiali biocompatibili che favoriscono un rapido recupero.

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