L’entesopatia è una patologia che colpisce le intersezioni tra tendini e legamenti delle ossa.
Questa patologia può colpire più parti del corpo, e una delle tipologie più debilitanti interessa il punto di congiunzione tra il tendine d’Achille e il tallone.
L’entesopatia viene spesso sottovalutata ma, è indubbio, che se non curata adeguatamente può impattare significativamente sulla mobilità e sulla vita di chi ne soffre.
In questo articolo ci concetreremo sull’entesopatia che colpisce soprattutto piedi e caviglia.
Cos’è l’entesopatia?
Come già detto l’entesopatia colpisce quei punti in cui i tendini e i legamenti si inseriscono nell’osso interessato.
Questa patologia si sviluppa quando queste parti di intersezione si infiammano o subiscono un deterioramento. Tale condizione, oltre a provocare un dolore molto acuto, impedisce la normale mobilità della parte interessata.
L’entesopatia può colpire diverse parti del corpo: dalle spalle al bacino e dalle mani ai piedi.
I tipi di entesopatia
Essendo una patologia che può colpire diverse parti del corpo, per forza di causa, esistono diverse tipologie di entesopatia.
Queste diverse tipologie di entesopatia vengono denominate in base alla parte del corpo colpita.
Ad esempio l’epicondilite è quel tipo di entesopatia che colpisce il gomito, mentre l’entesopatia achillea è quella che colpisce il tendine d’Achille.
L’entesopatia che, invece, colpisce in particolare il tallone viene chiamata entesopatia plantare o, più comunemente, spina calcaneare, mentre quella che colpisce il ginocchio è l’entesopatia rotulea.
Le cause e i fattori di rischio dell’entesopatia
L’entesopatia ha diverse cause e fattori di rischio che possono concorrere a svilupparla.
Tra le cause più comuni, spesso colpevoli di sviluppare anche altre patologie, ci sono:
- malattie autoimmuni;
- predisposizione genetica;
- diabete e altre malattie correlate ai disturbi metabolici;
- infezioni delle parti interessate;
- traumi e lesioni.
Per quanto concerne, invece, i fattori di rischio, questi dipendono in larga parte da atteggiamenti e abitudini scorrette imputabili allo stile di vita della persona colpita o all’inevitabile invecchiamento del corpo.
Tra i fattori di rischio dell’entesopatia, quindi, vale la pena citare:
- postura scorretta;
- movimenti sbagliati spesso ripetuti e sottovalutati;
- allenamenti sportivi intesivi ed eccessivi;
- invecchiamento.
I sintomi dell’entesopatia
Per riconoscere l’entesopatia è necessario conoscere come questa possa palesarsi, ovvero attraverso i sintomi.
I sintomi dell’entesopatia sono diversi, sia in base alla parte colpita dalla patologia, che dallo stato e dalla gravità della stessa.
In generale, però, si possono elencare dei sintomi riconoscibili e comuni che, bene o male, si presentano in quasi tutte le tipologie di entesopatia.
Vediamo, quindi, quali sono i sintomi più comuni e diffusi dell’entesopatia:
- gonfiore: concentrato soprattutto nella parte colpita da entesopatia;
- dolore: pungente e acuto nella parte colpita, soprattutto durante i movimenti che la coinvolgono;
- mobilità compromessa: il dolore e il gonfiore, per forza di causa, limitano i movimenti della parte colpita dalla patologia;
- rigidità articolare: avvertita dopo lunghi periodi di fermo, come ad esempio al risveglio.
Ciò che è interessante sapere sui sintomi dell’entesopatia è che questi possono palesarsi in maniera graduale o intermittente e possono, quindi, trarre in inganno chi ne è affetto. Un fattore da attenzionare, quando si cerca di riconoscere questi sintomi, è l’intensità del dolore che, da sopportabile, può diventare acuto e fortemente debilitante.
La diagnosi dell’entesopatia
Riconosciuti i sintomi, e riscontrato il fatto che potrebbe esserci un problema, sarà necessario contattare un medico specialista e ottenere il prima possibile una diagnosi precisa.
L’esame diagnostico per l’entesopatia non è molto diverso da qualsiasi altro esame per la rilevazione di patologie articolari e muscolari.
Il medico alla quale ci si rivolgerà, per prima cosa farà un esame fisico approfondito, analizzando la parte interessata per valutare i sintomi (gonfiore e dolore) e controllare anche la mobilità.
Dopo aver studiato la storia clinica del paziente, di solito si riscontra la necessità di dover eseguire degli esami di imaging, ovvero ecografie, radiografie e risonanze magnetiche. Le immagini prodotte da questi esami serviranno sia a valutare precisamente lo stato interno della parte interessata che per escludere altre patologie e ottenere una diagnosi certa.
Più insolite, ma comunque probabili, sono poi le analisi del sangue che servono per controllare e identificare gli indicatori di infiammazione.
Solo una precisa diagnosi precoce può dare l’opportunità alla persona colpita di poter agire in tempo e iniziare a curare l’entesopatia prima che questa si aggravi e la situazione degeneri.
Le probabili complicazioni dell’entesopatia
L’importanza di ottenere una diagnosi precoce e precisa, quindi, è l’unica cosa che permette di intervenire sulla patologia in tempi rapidi.
Spesso, però, l’entesopatia viene sottovalutata e non curata adeguatamente. È in questo caso che si può incorrere in diverse e spiacevoli complicazioni.
Vediamo adesso le complicazioni più comuni che possono colpire una persona affetta da entesopatia, sottovalutata o non curata in maniera adeguata.
Uno dei sintomi più impattanti dell’entesopatia è la riduzione della mobilità; questa da semplice riduzione può trasformarsi in vera e propria perdita di funzionalità, compromettendo in maniera permanente la normale mobilità della parte colpita dalla patologia.
Una delle complicazioni più comuni è la formazione di calcificazioni, ovvero accumuli di calcio nella zona di congiunzione tra legamenti e ossa; le calcificazioni, oltre a causare la rigidità dei movimenti provocano anche un fastidioso dolore cronico.
Sia sintomi che complicazioni, correlati tra loro, portano all’aumento del rischio di lesioni secondarie. Infatti, una volta che la parte colpita da entesopatia è debilitata e non assolve alle sue funzioni di mobilità, lo stress e il dolore che interessa tutte le parti circostanti possono favorire ulteriori traumi.
L’entesopatia e le sue complicazioni possono seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne viene sfortunatamente colpito.
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