La frattura dell’alluce è una condizione spiacevole e dolorosa che può causare disagio significativo e limitare la mobilità. L’alluce è un dito particolarmente delicato e molto sensibile ai traumi d’impatto. Se la frattura viene curata in modo superficiale, nel corso del tempo può portare a notevoli problemi di deambulazione.
Le fratture dell’alluce possono essere attribuite a diversi fattori. I traumi diretti, come una caduta, uno schiacciamento o un colpo, o quelli indiretti, come un movimento brusco o l’iperestensione del dito, possono provocare una frattura. In presenza di condizioni mediche preesistenti (l’osteoporosi e l’artrite sono le più frequenti), avendo le ossa più fragili, il rischio di frattura è maggiore.
La frattura dell’alluce è una degli infortuni più comuni fra chi corre, in quanto il dito viene sottoposto a uno stress eccessivo. Come spesso viene sottolineato, per garantire una salute ottimale dei propri piedi, è consigliato evitare l’uso di calzature inappropriate, come tacchi alti o scarpe strette, prediligendo quelle che offrono supporto e spazio sufficiente.
Sintomi principali: come capire se ci si è fratturati l’alluce
I sintomi di una frattura dell’alluce conseguente a trauma includono dolore immediato e particolarmente intenso. Il dito appare, quasi da subito, gonfio e viola, per via della formazione dell’ematoma. Il gonfiore potrebbe non diminuire per oltre una settimana. La zona intorno all’unghia sarà caratterizzata da un forte bruciore e l’unghia stessa potrebbe cadere in seguito al trauma. A seguito di una frattura dell’alluce, inoltre, la mobilità del dito sarà ridotta se non compromessa. Nei casi più gravi, la frattura dell’alluce può causare una deformità evidente del dito.
In alcuni casi più rari, invece, la frattura è una conseguenza della ripetizione di un movimento, dell’eccessiva pressione o di uno sforzo costante sui piedi. Esercitando un notevole stress sulle articolazioni e sulle ossa dei piedi, possono generarsi delle microfratture alle dita dei piedi che, se trascurate, possono degenerare, trasformandosi in fratture complete. Questo tipo di frattura è più frequente nei runner, che spesso corrono su terreni duri o irregolari. In casi del genere una semplice radiografia non basterà per individuare la frattura e bisognerà affidarsi ad una più precisa risonanza magnetica.
Si può camminare con una frattura dell’alluce? La risposta corretta è no. Nei casi meno gravi e utilizzando appositi tutori, coprire brevi distanze è consentito, ma in caso di un evento traumatico del genere camminare è sconsigliato fino a quando il dito non è stabilizzato o guarito, senza trascurare la rigidità e il gonfiore a livello dell’alluce per non aggravare ulteriormente la propria condizione medica.
Frattura dell’alluce: diagnosi
La diagnosi inizia con una visita medica approfondita per valutare i sintomi e l’anamnesi del paziente. Successivamente, una radiografia è solitamente sufficiente per confermare la presenza di una frattura e determinare la sua gravità. Nei casi complessi, possono essere necessari esami di imaging più dettagliati, come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata (TC).
In base alla gravità della lesione ed esistono diverse opzioni di trattamento a disposizione.
Il trattamento conservativo prevede l’immobilizzazione del dito mediante bendaggio o l’uso di tutori o ortesi di fissazione per mantenere l’alluce nella posizione corretta, limitando il movimento dell’osso e riducendo il rischio di ulteriori danni e “accompagnare” l’osso nel corso della guarigione. Inoltre, il medico può prescrivere l’assunzione di farmaci antidolorifici e antinfiammatori per alleviare il dolore associato alla rottura e l’applicazione di ghiaccio per ridurre il gonfiore.
Nei casi più gravi, quando la frattura è scomposta e una parte dell’osso dell’alluce si trova lontano dalla sua posizione naturale, può essere necessario un intervento chirurgico non invasivo. I rischi e le complicanze legate all’intervento chirurgico sono molto rari. I benefici, invece, sono tanti e immediati, in quanto l’intervento consentirà di allineare nuovamente l’osso fratturato e stabilizzarlo con viti o placche.
Frattura dell’alluce: riabilitazione
La riabilitazione è fondamentale per ripristinare la forza e la mobilità del piede e recuperare la funzionalità dell’alluce attraverso esercizi mirati. Un programma di fisioterapia aiuta a ripristinare la mobilità e a rafforzare la muscolatura del piede. Esercizi mirati possono inoltre prevenire future lesioni, migliorando l’equilibrio e la stabilità.
Sebbene possa essere frustrante per chi è abituato a fare sport, il recupero dalla frattura all’alluce richiede pazienza. Per guarire completamente possono essere necessari due o tre mesi dall’intervento chirurgico, a seconda della gravità della frattura e dell’efficacia del trattamento a cui ci si è sottoposti. La riabilitazione al passo in acqua o idrokinesiterapia, può aiutare il paziente a recuperare più rapidamente. Non rispettare questi tempi può portare a diverse complicazioni, tra cui l’artrosi post-traumatica e la deformità permanente dell’alluce.
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