Infiammazione del tendine: cause, sintomi, diagnosi e cura

Infiammazione tendine

L’infiammazione del tendine può rappresentare una condizione particolarmente debilitante, in grado di compromettere la stabilità e i più facili movimenti del piede.

Questo disturbo, chiamato tendinite o tendinopatia, coinvolge quelle strutture fibrose che connettono i muscoli alle ossa del piede, permettendo la sua normale articolazione. I tendini, infatti, vengono sollecitati praticamente in ogni movimento del piede, da quelli semplici come la camminata a quelli più complicati o stressanti, che determinano un sovraccarico o un’usura maggiore, come i cambi di direzione o degli scatti repentini, tipici dell’attività sportiva.

Oltre al tendine d’achille, che si trova nella parte posteriore del piede, gli altri tendini più colpiti sono quello rotuleo (ginocchio), l’epicondileo (gomito) e i tendini del polso e della mano. Quando si infiammano, a causa magari di un trauma o di stress prolungato, la normale mobilità viene compromessa, provocando un dolore persistente.

L’infiammazione di uno o più tendini è spesso causata da microtraumi ripetuti, movimenti bruschi o carichi eccessivi. Questa condizione è particolarmente comune tra gli sportivi e le persone che svolgono lavori manuali intensi.

Le possibili cause

Causa dolore al tendine

Con l’avanzare dell’età, i tendini perdono elasticità e sono più fragili. Per questo, è consigliabile adottare uno stile di vita sano, fare stretching regolarmente e mantenere una postura corretta aiuta a ridurre il rischio di infiammazione dei tendini.

Tra i soggetti più a rischio ci sono gli atleti e chi svolge attività sportive intense e che sollecitano particolarmente i tendini, come il tennis, corsa o la pallacanestro, con il conseguente rischio di andare incontro al sovraccarico dei tendini. 

Inoltre, chi mantiene una postura sbagliata a lungo, anche sul proprio posto di lavoro, può generare compressioni nervose e stress sui tendini. Non si tratta necessariamente di attività fisiche immaginate come logoranti, come ad esempio quelle degli operai. Basti pensare ai fastidiosi dolori al polso che alle volte si traducono in una tendinite generati da un utilizzo prolungato di mouse e tastiera.

In alcuni casi, l’infiammazione del tendine può essere causa di malattie come artrite reumatoide, artrosi o diabete, che rendono i tendini più vulnerabili.

Sintomi della tendinite

Infiammazione del tendine

Il dolore è il sintomo principale della tendinite, ma non è il solo. I sintomi comuni di questa infiammazione possono presentarsi in diverse forme e gradi di intensità. 

Durante la fase acuta il dolore è intenso durante il movimento e la zona colpita appare gonfia. Quando l’infiammazione aumenta, con essa aumenta anche la sensibilità al tatto. Se tende a cronicizzarsi, l’infiammazione porta un dolore sempre più persistente, anche durante le fasi di riposo.

Saper riconoscere i sintomi di una tendinite è molto importante per poterla curare per tempo. Per questo, se oltre al dolore si ravvisa una difficoltà dei movimenti, gonfiore e arrossamento della parte del corpo coinvolta e una sensazione di calore, è bene rivolgersi a uno specialista.

Quali sono i trattamenti per l’infiammazione dei tendini?

Chirurgia dottori

Intervenire in modo efficace e tempestivo è fondamentale per non far peggiorare un’infiammazione ai tendini e compromettere ulteriormente la qualità della vita.

Ma come curare l’infiammazione? Il trattamento meno invasivo, da effettuare ai primi sintomi, include il riposo e l’applicazione di ghiaccio. Evitare sforzi sul tendine infiammato consente di ridurre il gonfiore e la sensazione di dolore. 

Altre possibili terapie conservative possono prevedere l’uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi per via orale o locale, esercizi di fisioterapia e trattamenti a base di onde d’urto che stimolano i processi di riparazione del tendine.

Nei casi più gravi, quando l’infiammazione si protrae per più di qualche giorno, è necessario effettuare esami strumentali come ecografia, radiografia o risonanza magnetica per identificare l’infiammazione e escludere la presenza di altre patologie. Alla luce del risultato di questi esami, il medico specialista potrebbe consigliare le infiltrazioni di cortisone o, nei casi più gravi, l’intervento chirurgico per riparare il tendine.

Quanto dura la guarigione di un tendine infiammato? Con un trattamento conservativo, il recupero richiede generalmente 4-6 settimane. Ma se non viene trattata adeguatamente, questa problematica può portare a complicazioni più gravi, come dolore cronico, danni nervosi permanenti e atrofia muscolare.

Fortunatamente, esistono diverse tecniche innovative per il trattamento delle patologie di questo genere. Gli specialisti SmartHallux sfruttano la loro professionalità e gli anni di esperienza acquisita sul campo, per risolvere definitivamente e con un approccio personalizzato i problemi legati all’infiammazione del tendine del piede, dando la possibilità di tempi di recupero ridotti.

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