Intervento chirurgico morbo di Haglund: cosa aspettarsi e come prepararsi

Persona felice

L’intervento chirurgico morbo di Haglund provoca tante sensazioni interiori. Si va dalla speranza di non percepire più dolore al timore di possibili complicazioni. La buona notizia è che questa procedura, che ha come finalità quella di rimuovere l’osso in eccesso sul calcagno che causa irritazione e dolore, migliora quasi sempre la qualità della vita.

Oltre alla riduzione del dolore e dell’infiammazione, il paziente riuscirà alla fine a camminare più fluidamente e a indossare scarpe normali. 

Tuttavia, come per ogni procedura chirurgica, i rischi non mancano. Uno in particolare è il sopraggiungere di infezioni, il rischio più comune. Ci sono anche le complicazioni connesse all’anestesia, la lenta guarigione della ferita, o il rischio di recidiva del problema. Opportuno sarebbe discuterne dettagliatamente con il proprio medico per prepararsi adeguatamente all’intervento.

Come prepararsi per l’intervento chirurgico per il morbo di Haglund

Visita dottore

Innanzitutto, la preparazione per l’intervento chirurgico per il morbo di Haglund inizia dal consulto con il chirurgo ortopedico. Durante questa visita, il chirurgo spiegherà nei dettagli il procedimento chirurgico. È importante porre tutte le domande possibili, tra cui dubbi e perplessità.

Inoltre, bisogna dare al medico l’elenco completo di tutti i farmaci che si sta assumendo, discutendo delle eventuali allergie o delle problematiche mediche preesistenti. Il dialogo diventa essenziale per stabilire un rapporto di fiducia e per comprendere appieno cosa aspettarsi dall’intervento.

Esami pre-operatori da eseguire e preparazione mentale e fisica

Radiografia piede

Prima dell’intervento, ci saranno una serie di esami pre-operatori che valuteranno le condizioni di salute del paziente. Parliamo di esami del sangue, radiografie del piede, e talvolta anche ecografie o risonanze magnetiche

Il chirurgo valuterà poi l’esatta natura e gravità del morbo di Haglund, pianificando di conseguenza l’intervento. 

Importante è la preparazione mentale e fisica all’intervento chirurgico per il morbo di Haglund. A livello mentale, è fondamentale parlare con le persone che hanno già subito l’intervento. Invece, a livello fisico, bisogna seguire una dieta equilibrata e mantenere un’attività fisica moderata. 

Inoltre, l’abitazione va predisposta per il percorso post-operatorio. Gli oggetti di uso quotidiano devono essere organizza facilmente accessibili. Se necessario, si può pensare di installare dei dispositivi di assistenza, tipo maniglie o sedie per il bagno.

Durante l’intervento chirurgico per il morbo di Haglund

Intervento chirurgico morbo di Haglund

L’intervento chirurgico per il morbo di Haglund segue di solito questi passaggi: 

  • il chirurgo effettuerà un’incisione nella parte posteriore del tallone per accedere alla zona interessata;
  • viene rimosso l’eccesso di osso dal calcagno e, se necessario, verrà effettuata un’escissione parziale della borsa infiammata;
  • potrebbe essere richiesto anche l’intervento sui tessuti molli circostanti per migliorare l’allineamento e ridurre la tensione;
  • l’incisione viene suturata e fasciata.

È l’anestesia? Se l’intervento non è complesso e le condizioni di salute del paziente sono buone, sarà locale. Contrariamente, si procederà con quella totale. 

Durante l’operazione, il paziente viene costantemente monitorato dall’anestesista, che si assicurerà che la pressione del sangue, il ritmo cardiaco e l’ossigenazione sanguigna rimangano stabili. 

Dopo l’intervento chirurgico per il morbo di Haglund

Persona che si riposa

Dopo l’intervento chirurgico del morbo di Haglund, è molto importante seguire le indicazioni del medico per riprendere la normale attività quotidiana. I primi giorni dopo l’intervento richiedono riposo. Il piede dovrà rimanere sollevato in modo da ridurre il gonfiore. Purtroppo il disagio non mancherà. Potrebbe anche essere necessario l’utilizzo di stampelle per non appesantire il tallone operato. 

Per quanto riguarda il dolore, sarà normale avvertirlo. L’uso di analgesici, sempre dietro consiglio del chirurgo, aiuta a gestirlo. Vanno comunque seguite le raccomandazioni del medico, comunicandogli qualsiasi aumento dolore insolito oppure altri sintomi che potrebbero indicare un’infezione o complicanze.

Programma di riabilitazione e fisioterapia

Fiseoterapia

Per recuperare completamente dopo l’intervento del morbo di Haglund, la fisioterapia è fondamentale. Il programma di riabilitazione inizia generalmente poche settimane dopo l’operazione con:

  • esercizi di stretching e rafforzamento per migliorare la flessibilità e la forza;
  • terapia manuale per ridurre il dolore e migliorare il movimento.
  • consigli sul ritorno graduale alle attività quotidiane e sportive.

Se si segue con attenzione il programma di riabilitazione, il paziente potrà riprendere completamente con le sue normali attività quotidiane.

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