Quando si avverte dolore al tallone e nella zona intorno all’arco del piede, probabilmente si soffre di fascite plantare, un’infiammazione del tessuto connettivo che collega il tallone alle dita del piede, in questo articolo intitolato “Scarpe per fascite plantare” analizzeremo possibili soluzioni.
Questa patologia è piuttosto comune e, nella sua versione più lieve, può rappresentare un semplice fastidio. Nei casi più gravi, invece, la fascite plantare provoca dolore intenso nella parte inferiore del piede, specialmente al risveglio o dopo lunghi periodi di inattività, e può essere debilitante.
La fascia plantare è quella parte di tessuto che corre lungo la parte inferiore del piede e collega il tallone alla parte anteriore del piede. Serve come ammortizzatore, supportando l’arco del piede e aiutando la meccanica durante la camminata o la corsa. Cattive abitudini posturali, sovrappeso, sforzi eccessivi o calzature non adeguate possono determinare l’infiammazione e il conseguente dolore al tallone, rendendo difficoltosa una corsa o una passeggiata.
Come le scarpe possono influenzare la fascite plantare
Chi soffre di questa patologia è essenziale indossare scarpe fornite di supporto adeguato all’arco. Ciò significa abbandonare tacchi alti e infradito o scarpe con suole troppo rigide. Questo tipo di calzature, infatti, possono aggravare la tensione sulla fascia plantare, aumentando il dolore e l’infiammazione. Al contrario, le scarpe migliori in caso di fascite plantare sono quelle dotate di un adeguato supporto plantare e di un’ammortizzazione efficace per attutire l’impatto con il terreno. Questo può migliorare significativamente i sintomi della fascite plantare e, in generale, i dolori al tallone.
Le scarpe per fascite plantare devono essere selezionate con cura, considerando anche opzioni personalizzate come i plantari ortopedici.
Altri trattamenti per la fascite plantare
Il trattamento della fascite plantare solitamente comporta spesso un cambiamento del proprio stile di vita. L’efficacia dei rimedi dipende innanzitutto dalla gravità dei sintomi. Innanzitutto, per curare la fascite plantare è consigliabile il riposo, sospendendo ogni tipo di attività fisica.
Effettuare gli esercizi di stretching specifici per ridurre le tensioni al polpaccio o al tendine di Achille aiuta a ridurre la rigidità e il dolore causato dall’infiammazione alla fascia plantare. Nei casi più seri, alcuni medici o fisioterapisti potrebbero consigliare iniezioni di corticosteroidi o, in rari casi, un intervento chirurgico.
Prevenire la fascite plantare
La prevenzione della fascite plantare passa attraverso l’uso di scarpe comode e ben strutturate, l’adozione di una routine di stretching per i muscoli del piede e la gestione del peso corporeo per evitare sovraccarichi. È altrettanto importante evitare attività che mettono eccessiva pressione sulla fascia plantare, come correre su superfici dure senza un’adeguata protezione. È possibile ridurre il dolore alleggerendo il carico sulla fascia plantare oppure aumentando l’ammortizzazione sotto al tallone, in corrispondenza del primo punto di impatto.
Ignorare i sintomi è molto pericoloso. Se già si soffre di fascite plantare e si vuole evitare che i sintomi peggiorino, bisogna dedicare sempre del tempo al riscaldamento, soprattutto dei muscoli di polpacci e caviglie, indossando scarpe inappropriate.
Quando consultare un medico
Se i sintomi persistono nonostante i trattamenti conservativi o peggiorano nel tempo, è essenziale rivolgersi a un medico o un fisioterapista per valutare la gravità del problema, capire quali fattori possano contribuire al disturbo e ricevere un piano terapeutico mirato.
Per un supporto specialistico, prenota una visita con il Dr. Luigi Manzi per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato per alleviare il forte dolore.