Ti sei mai accorto che il secondo dito del piede è storto e non è più dritto come prima? Magari è piegato verso il basso, fatica a stare “in linea” con le altre dita e ti crea fastidio quando indossi le scarpe. In alcuni casi, il dito si curva visibilmente verso l’alto nella parte centrale, mentre la punta guarda verso il basso. È quella che viene chiamata comunemente “dito a martello”, ed è una condizione più frequente di quanto si pensi.
Da cosa nasce questo problema?

Le cause sono tante, e spesso si sommano tra loro. Una delle più comuni è legata alle scarpe: punte troppo strette o tacchi alti che comprimono le dita per ore ogni giorno. Col tempo, questa pressione costante altera la posizione delle articolazioni del dito, fino a deformarle.
Ci sono poi persone che ci nascono con una predisposizione maggiore — magari per la forma del piede, dei legamenti o per casi simili in famiglia. Anche alcune patologie, come l’artrite reumatoide o il diabete, possono contribuire, danneggiando muscoli e nervi. E naturalmente, i traumi: una frattura o una lussazione non trattata può lasciare il dito in una posizione anomala.
Cosa si sente (e cosa si vede)?
Il primo sintomo è visivo: il dito appare storto, sollevato nel mezzo e piegato verso il basso alla punta. Ma con il tempo può comparire anche dolore, soprattutto quando si indossano le scarpe o si cammina a lungo. In certi casi si formano calli sulla punta o sulla parte superiore del dito, che rendono ogni passo più difficile. Nei casi più avanzati, si ha la sensazione che il dito “sfugga via” o sia rigido e poco mobile.
Come si fa la diagnosi?
Basta una visita ortopedica ben fatta. Il medico osserva il piede, lo muove e valuta la rigidità del dito. In alcuni casi si prescrive una radiografia, utile per vedere se ci sono modifiche ossee o escludere altri problemi.
E il trattamento?
Dipende da quanto è avanzata la deformità e da quanto fastidio provoca. Nei casi lievi, può bastare:
- cambiare scarpe (scegliendo modelli con la punta larga)
- usare plantari o ortesi per correggere l’appoggio
- fare fisioterapia per mantenere elasticità
Se però il dito è rigido, molto piegato o causa dolore costante, si valuta l’intervento chirurgico. L’obiettivo? Raddrizzare il dito e ripristinare una forma e funzione corrette. Gli interventi oggi sono spesso mini-invasivi, e il recupero è più rapido rispetto al passato.
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Domande frequenti
Perché il secondo dito del piede si storce?
Può succedere per scarpe inadatte, predisposizione genetica, traumi o patologie articolari. Quando la pressione o la tensione muscolare è continua, il dito perde il suo allineamento.
Si può curare senza operare?
Sì, se il dito è ancora flessibile e la deformità è lieve. Calzature adeguate, tutori e ortesi possono aiutare molto. Quando però il dito è rigido o il dolore è cronico, la chirurgia diventa la soluzione più efficace.
Che sintomi dà il dito a martello?
Dolore, arrossamento, calli, difficoltà nel camminare, fastidio con le scarpe. Visivamente si nota un dito “a zampa d’uccello” o sollevato nel mezzo.