L’artrosi del piede è una condizione degenerativa che comporta l’usura e il deterioramento progressivo della cartilagine che riveste le estremità ossee, limitando la mobilità del piede. Solitamente è conseguenza di un trauma grave, come una frattura, del ripetersi di microtraumi, in questo articolo vedremo i possibili sintomi artrosi al piede.
La predisposizione genetica gioca un ruolo importante: alcune persone sono più inclini a sviluppare artrosi a causa di alterazioni ereditarie nella struttura delle articolazioni. In alcuni casi specifici potrebbe essere causata dall’artrite della caviglia (di solito artrite reumatoide) o dall’emofilia.
Altri fattori contribuiscono ad aumentare il rischio di avere l’artrosi al piede, tra cui lo svolgimento di attività lavorative o sportive che comportano un sovraccarico costante del piede. Il mantenimento di uno stile di vita sano, che includa un peso corporeo adeguato e l’uso di calzature ergonomiche, è essenziale per ridurre le probabilità di insorgenza della patologia.
Comprendere i sintomi è fondamentale per intervenire tempestivamente e migliorare la gestione dell’artrosi al piede.
I sintomi dell’artrosi del piede
Chi è affetto da artrosi al piede ravvisa rigidità e difficoltà a compiere alcuni movimenti specifici, come salire o scendere dai gradini o camminare su superfici irregolari. In alcuni casi, l’artrosi del piede può essere così grave da rendere difficile camminare a lungo, soprattutto di prima mattina.
Il dolore è il sintomo più caratteristico dell’artrosi del piede. Può riguardare un piede o entrambi i piedi. Inizialmente, si manifesta durante l’attività fisica, ma con il progredire della patologia può comparire anche a riposo. Lo scricchiolio che si avverte quando si muove il piede, è un campanello di allarme. Si tratta, infatti, di un segnale del deterioramento avanzato della cartilagine.
Chi soffre di artrosi al piede spesso ravvisa la rigidità dell’articolazione, soprattutto al risveglio o dopo lunghi periodi di inattività. L’infiammazione del piede colpito da artrosi, inoltre, può determinare il gonfiore e il dolore al tatto.
Una volta individuata la sede del dolore e la presenza di versamenti e gonfiore, se si è in presenza di uno o più di questi sintomi, è importante rivolgersi a uno specialista per una diagnosi accurata. Un intervento precoce può prevenire un ulteriore deterioramento della cartilagine e migliorare la mobilità della caviglia.
L’artrosi del piede si può curare?
L’artrosi di caviglia comporta dolore e limitazione del movimento. Si può provare a controllare la sintomatologia con i trattamenti non chirurgici, come per esempio l’utilizzo di un plantare utile ad aiutare i tendini sofferenti a lavorare in maniera più fisiologica associato a terapie fisiche e antinfiammatori. Per le forme lievi di artrosi al piede, possono essere sufficienti misure conservative come il riposo, l’applicazione di ghiaccio e l’assunzione di farmaci antinfiammatori. La fisioterapia è spesso consigliata per migliorare la flessibilità e la forza muscolare, contribuendo a ridurre il dolore e a mantenere la funzionalità.
Queste soluzioni possono risultare efficaci per limitare il dolore, ma non esiste una prevenzione per l’artrosi di caviglia e nessuna di queste opzioni è in grado di garantire una correzione definitiva.
Al fine di tornare a vivere e camminare liberamente, liberandosi dal dolore dell’artrosi al piede, è consigliabile programmare un intervento chirurgico. Se si tratta delle fasi iniziali dell’artrosi dell’articolazione della caviglia è possibile correggere l’asse dell’articolazione per rallentare o addirittura invertire il processo di degenerazione, ripristinando la normale anatomia e funzionalità dell’articolazione. L’artroscopia è una procedura minimamente invasiva che consente di rimuovere frammenti di cartilagine danneggiata.
Quando, invece, l’artrosi è in fase avanzata la soluzione ideale è rappresentata dalla protesi di caviglia. L’evoluzione dei materiali e dei design delle protesi, oltre all’aumento delle conoscenze della biomeccanica del piede e della caviglia garantiscono risultati clinici apprezzabili, eliminando il dolore.
Per pianificare l’intervento per curare l’artrosi al piede, è necessario eseguire una radiografia del piede in carico per valutare l’asse di carico dell’articolazione e per standardizzare l’esame. In subordine, attraverso esami quali la risonanza magnetica (RM) e la tomografia computerizzata (TC) è possibile valutare lo stato della cartilagine e dei tessuti molli (tendini e legamenti).
Indipendentemente dalla terapia scelta, è fondamentale seguire un piano di trattamento personalizzato, elaborato in collaborazione con uno specialista. Solo così è possibile gestire efficacemente la patologia e preservare la funzionalità del piede.
Il metodo SmartHallux per curare l’artrosi del piede
L’approccio di SmartHallux rappresenta una soluzione particolarmente efficace per contrastare l’artrosi del piede. Rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali, quando la condizione lo permette, è possibile effettuare una correzione accurata e minimamente invasiva dell’articolazione, utilizzando osteotomie precise e fissazioni interne avanzate.
Nei casi più gravi invece, l’impianto di una protesi può rappresentare una soluzione efficace e duratura nel tempo, con la possibilità di mantenere la mobilità della caviglia.
In ogni caso, il team di chirurghi esperti di SmartHallux garantisce una riduzione significativa del trauma tissutale e la migliore stabilità post-operatoria possibile, permettendo al paziente di tornare alle attività quotidiane molto prima rispetto alle tecniche tradizionali. Prenota la tua visita specialistica in una delle nostre sedi in tutto il territorio.