Le persone che trascorrono molto tempo in piedi o che svolgono intensa e frequente attività fisica, potrebbero essere facilmente colpite da una delle patologie più dolorose e limitanti è lo sperone calcaneare.
Questa si presenta come una escrescenza ossea visibile, posizionata nel basso tallone ed è causata, di solito, da un processo di calcificazione dovuto ad un’infiammazione acuta che colpisce la fascia plantare.
In questo articolo, approfondiremo il concetto di sperone calcaneare, vedendo anche quali siano i trattamenti consigliati per scongiurare questa dolorosissima patologia
Come si forma lo sperone calcaneare?
Quando lo sperone calcaneare arriva ad essere visibile ad occhio nudo significa che il processo di calcificazione dalla quale è causato, ha ormai compiuto il suo corso.
Tale processo di calcificazione avviene principalmente a causa di una grave infiammazione che coinvolge la fascia plantare. La pianta del piede, infatti, è continuamente sottoposta a stress e pressioni, dovute soprattutto alle normali attività quotidiane di mobilità.
Quando, però, lo stress e le pressioni diventano eccessive, è molto probabile che la fascia plantare si infiammi. Quando poi l’infiammazione diventa acuta e si aggrava si possono anche creare delle micro-lacerazioni. La naturale risposta del corpo alla presenza di queste micro-lacerazioni è il fenomeno della calcificazione: il corpo cerca sì di risanare le lacerazione, ma l’accumulo di calcio che ne deriva, tende a creare delle protuberanze ossee, come nel caso dello sperone calcaneare.
Sintomi e cause dello sperone calcaneare
Già da prima che lo sperone calcaneare diventi visibile ad occhio nudo, si possono constatare diversi sintomi che indicano la presenza di un problema.
Vediamo insieme, quindi, quali sono i sintomi dello sperone calcaneare più comuni e conosciuti:
- gonfiore e rossore alla pianta del piede, sintomo di un’infiammazione;
- rigidità nei movimenti: difficoltà anche nel semplice poggiare il piede al suolo;
- dolore al tallone: dopo aver camminato molto o essere stati troppo tempo in piedi, nonché anche al risveglio (ovvero dopo un periodo di inattività).
Una volta elencati i sintomi dello sperone calcaneare, sarà anche il caso di indagarne le cause.
Abbiamo già spiegato il processo di calcificazione e di come questo sia legato all’infiammazione della fascia plantare. Le cause, però, che portano a questo processo, sono riconducibili sia ad una predisposizione genetica che alla perpetuazione di cattive abitudini nocive per la salute dei piedi.
La cause principali, dunque, che concorrono allo sviluppo dello sperone calcaneare sono:
- postura errata e biomeccanica alterata;
- peso corporeo eccessivo e non salutare che apporta un ulteriore stress e pressione alla pianta dei piedi;
- uso di scarpe scomode e inadeguate;
- attività sportiva intensa ed eccessiva, nonché il praticare sport fortemente impattanti.
La diagnosi dello sperone calcaneare
Per essere certi di aver sviluppato lo sperone calcaneare, ma soprattutto per agire tempestivamente per curarlo al meglio, sarà di fondamentale importanza ottenere una diagnosi precoce e precisa.
Per fare ciò, ci si dovrà rivolgere ad un medico specializzato. L’esame diagnostico seguirà diverse e specifiche fasi.
Si comincia con un esame fisico obiettivo, durante il quale il medico analizza il tallone, la pianta del piede e i sintomi spiegati dal paziente. Oltre a questo, sempre il medico fa un’anamnesi completa del paziente, che consiste in un studio approfondito sia delle abitudini che hanno potuto concorrere a sviluppare il problema sia della storia clinica completa del paziente.
Successivamente si rendono necessari gli esami di imaging (radiografie, ecografie e risonanze magnetiche) per avere delle immagini precise che possano rivelare il reale stato delle ossa e dei tessuti, nonché escludere qualsiasi altro tipo di patologia.
Ottenere una diagnosi precisa e precoce, è l’unica cosa che renderà possibile cominciare a risolvere il problema in maniera tempestiva, valutando e scegliendo il percorso terapeutico migliore per debellare lo sperone calcaneare.
I trattamenti per lo sperone calcaneare
In base alla gravità della patologia e all’attitudine del soggetto colpito, sarà lo stesso medico a consigliare e guidare la scelta del paziente verso il percorso terapeutico più indicato.
Esistono i trattamenti conservativi, così chiamati perché sono atti a gestire i sintomi e a combattere la malattia senza ricorrere alla chirurgia, infatti, il loro vantaggio è quello di non essere particolarmente invasivi.
Esistono anche i trattamenti chirurgici, più invasivi dei primi, ma anche più risolutivi.
I trattamenti conservativi
Dopo aver ottenuto una diagnosi precisa, di solito, il medico consiglia di intraprendere un percorso terapeutico con i trattamenti conservativi, ovviamente se la gravità della patologia è minima.
Elenchiamo adesso quelli che sono i più comuni e funzionali trattamenti conservativi per lo sperone calcaneare:
- riposo e terapia del freddo: non stressare particolarmente il tallone e la pianta del piede con il giusto riposo è utile per lenire il gonfiore e l’infiammazione; il riposo, correlato anche alla terapia del freddo (impacchi di ghiaccio per 15-20 minuti più volte al giorno), favorisce la deambulazione e contribuisce e diminuire il gonfiore e a sopportare il dolore;
- esercizi ad hoc e terapie fisiche: esercizi mirati come quelli di stretching per il tallone e la fascia plantare, nonché anche massaggi (praticati da un fisioterapista), servono a mantenere elastiche e in forze il tallone e la fascia plantare;
- uso di ortesi e plantari: servono soprattutto a sostenere al meglio l’intero piede e ad evitare che stress e pressioni eccessive si ripercuotano sulla fascia plantare e sul tallone;
- assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei: atti a ridurre l’infiammazione e a sopportare il dolore.
I trattamenti chirurgici
Se i trattamenti conservativi non risolvono il problema e non ottengono i risultati sperati, anche il medico può consigliare il ricorso alla chirurgia.
Esistono diversi trattamenti chirurgici per curare lo sperone calcaneare e, tra questi ci sono:
- le onde d’urto: non prevede alcuna incisione, ma solo l’utilizzo di forti onde acustiche che dovrebbero distruggere le calcificazioni e favorire la guarigione dei tessuti lesionati;
- le infiltrazioni: per far diminuire sia l’infiammazione che il dolore vengono praticate delle iniezioni di corticosteroidi;
- intervento chirurgico vero e proprio: prevede la rimozione totale dell’escrescenza ossea (lo sperone), tramite incisione chirurgica; è la più invasiva delle tecniche e prevede una specifica riabilitazione post-operatoria.
Le possibili complicazioni dello sperone calcaneare
Se curato approssimativamente o non in tempo, lo sperone calcaneare potrebbe sviluppare delle complicanze altrettanto gravi.
Come già spiegato, lo sperone calcaneare è causato principalmente dall’infiammazione della fascia plantare; proprio questa infiammazione potrebbe diventare cronica e prendere il nome di fascite plantare. In questo caso, lo sperone calcaneare ancora presente, tenderebbe solo ad aggravare ulteriormente la situazione, compromettendo seriamente l’intera mobilità del piede e la qualità della vita di chi ne è afflitto.
Altra complicanza è rappresentata dalla deformazione delle dita dei piedi: le “dita a martello”. Queste si deformano a causa della postura di compensazione che il corpo naturalmente assume per combattere il dolore dello sperone calcaneare che impedisce la normale camminata.
Se non si debella lo sperone calcaneare, questo, potrebbe continuare ad aggravarsi soprattutto a causa della pressione che subisce; tale pressione va a gravare non solo sul tallone ma anche e soprattutto sui nervi del piede. Risentendo anche i nervi della situazione, così, si potrebbero sviluppare neuropatie, che renderebbero più acuto il dolore e comprometterebbero ancor di più la mobilità del piede.
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