Tendinopatia del polpaccio: riconoscerla subito è il primo passo per guarire

dolore polpaccio

Un dolore sordo dietro la gamba, magari dopo una corsa o semplicemente camminando più a lungo del solito. Poi la rigidità che si fa sentire soprattutto al mattino, e quella strana difficoltà a spingere bene il piede mentre si cammina. Quando i tendini del polpaccio iniziano a dare segnali, è importante non ignorarli.

La tendinopatia del polpaccio è una condizione infiammatoria che colpisce il tendine collegato ai muscoli del polpaccio, in particolare gastrocnemio e soleo. Questi muscoli lavorano ogni volta che camminiamo, corriamo o stiamo in punta di piedi: sono responsabili della spinta, dell’equilibrio e della flessione plantare del piede. Quando il tendine si infiamma o si danneggia, ogni movimento può diventare un piccolo ostacolo.

Da cosa nasce il problema?

Tendinopatia del polpaccio

Le cause possono essere diverse, e spesso si sommano tra loro. Un’attività fisica troppo intensa o aumentata bruscamente è una delle principali. Ma anche fattori come calzature inadatte, muscoli troppo rigidi o troppo deboli e una postura non corretta giocano un ruolo chiave.

A incidere sono anche:

  • Età (i tendini diventano meno elastici con il tempo)
  • Sovrappeso
  • Alcune malattie reumatiche, come l’artrite

Sintomi da non sottovalutare

Piede pronato valgo

La tendinite del polpaccio si manifesta in modo subdolo. All’inizio può sembrare un semplice indolenzimento, ma presto si accompagna a sintomi più fastidiosi:

  • Dolore durante il movimento e alla palpazione
  • Gonfiore localizzato
  • Rigidità, soprattutto dopo il riposo
  • Difficoltà a piegare il piede o a camminare normalmente

Come si arriva alla diagnosi?

Diagnosi piede cavo

La visita specialistica è il primo passo per curare i tendini. Attraverso la palpazione e alcuni test funzionali, il medico può già avere un’idea chiara. In casi più complessi, si ricorre a esami strumentali come l’ecografia, la risonanza magnetica o la radiografia, utili per escludere altre condizioni simili, come la rottura del tendine d’Achille o una borsite.

Trattamenti: dal riposo alle terapie avanzate

ghiaccio sul tallone

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi non serve operare. Anzi, i trattamenti conservativi sono molto efficaci. Il protocollo di base include:

  • Riduzione temporanea dell’attività fisica
  • Applicazioni di ghiaccio
  • Stretching mirato e fisioterapia
  • Rinforzo graduale dei muscoli del polpaccio
  • Farmaci antinfiammatori, se necessario

In caso di dolore persistente o recidivante, si può ricorrere a:

  • Onde d’urto
  • Iniezioni mirate
  • Chirurgia (in casi rari e selezionati)

Prevenzione: meglio prima che dopo

cambiare scarpe

Per evitare ricadute o prevenirne l’insorgenza, bastano alcune accortezze. Allenarsi con gradualità, usare scarpe adatte, mantenere un peso forma e inserire nella propria routine esercizi di stretching per i polpacci sono strategie semplici ma efficaci.

Pronto soccorso SmartHallux: non aspettare, intervieni subito

chirurghi

Il dolore ai tendini del polpaccio o la tendinite del tendine d’Achille non vanno mai trascurati. Presso SmartHallux, il Dott. Luigi Manzi è a disposizione per valutare il tuo caso con esami mirati e offrire trattamenti all’avanguardia, incluso l’uso di cellule staminali per favorire la rigenerazione tissutale. Il tutto a costi contenuti e con disponibilità anche in urgenza.

Il team si occupa di patologie come l’alluce valgo, il neuroma di Morton e altre deformità che causano dolori ai piedi. Fornendo supporto completo durante tutto il percorso terapeutico, compreso il recupero post-operatorio, SmartHallux può essere una scelta vincente per ottenere un trattamento efficace e mirato alle tue necessità, prenota ora la tua visita specialistica con il team di SmartHallux.

Domande frequenti

Quanto costa operare il tendine d’Achille?

Il costo varia tra 8.000 e 12.000 euro, ma da SmartHallux il prezzo medio è di 9-10.000 euro grazie a tecniche avanzate e convenzioni con cliniche partner.

Come si cura la rottura del tendine d’Achille?

Con intervento chirurgico per rotture complete, oppure con immobilizzazione e fisioterapia per quelle parziali.

Quanto tempo serve per guarire da una rottura del tendine d’Achille?

Dopo l’intervento: 6-8 settimane per camminare, fino a 6 mesi per tornare allo sport. Nelle rotture parziali i tempi possono essere più brevi.

Sei in buone mani

Un team di professionisti
a tua disposizione

Richiedi informazioni

Scrivici su Whatsapp per richiedere informazioni
o essere ricontattato.

Assistenza su WhatsApp

Un membro del nostro team è sempre disponibile su WhatsApp per rispondere a tutte le tue domande.

Chirurghi Esperti

I nostri chirurghi, specializzati nelle tecniche mininvasive, vantano anni di esperienza e numerosi interventi di successo.

Telemedicina

La telemedicina con SmartHallux ti offre l’opportunità di ricevere cure mediche comodamente da casa tua, grazie alla semplicità di una videochiamata WhatsApp.

Con un solo click, puoi consultare i nostri medici esperti senza dover affrontare traffico, code o spostamenti.