Una delle patologie ai piedi e caviglie che più dolorosamente colpisce l’essere umano, non facendo distinzioni tra sesso ed età, è sicuramente la tallonite.
Questa patologia è comunemente descritta come un’infiammazione del tallone e di solito colpisce chi ha una vita particolarmente attiva o chi pratica spesso e assiduamente sport.
La tallonite non è una patologia inclusa tra quelle considerate “particolarmente gravi” ma, se sottovalutata e trascurata può diventare un serio problema debilitante, rischiando di compromettere seriamente la vita di chi ne soffre.
In questo articolo risponderemo alla domanda cos’è la tallonite, scoprendo quali sono le cause, i sintomi e approfondendo anche l’importanza dell’esame diagnostico.
Cause della tallonite
Sono diverse e di varia natura le cause che possono portare alla tallonite. Di base si parla di un’infiammazione che colpisce il tallone che può essere scatenata da diversi fattori, indipendenti o concatenati tra di loro.
Sicuramente la fascite plantare è la più comune e primaria causa di tallonite. Essendo, per sua stessa denominazione, un’infiammazione della fascia plantare, questa patologia colpisce una lunga parte di tessuto fibroso che va dalle dita dei piedi fino al tallone. Proprio a causa di ciò, la salute del tallone è messa a dura prova e si può facilmente infiammare, causando così la tallonite.
Un’altra causa, sempre legata ad una diversa patologia, è la spina calcaneare. Questo problema va a colpire proprio il tallone, infatti, la spina calcaneare si presenta come una protuberanza ossea del calcagno. Ciò che è curioso della spina calcaneare è che non sempre è dolorosa ma, se combinata ad un’infiammazione (come la fascite plantare) può intaccare la salute del tallone, provocandone la tallonite.
Non sono solo altre patologie a causare la tallonite ma anche cattive pratiche, lesioni e problemi posturali o biomeccanici.
Una cattiva postura, ad esempio, va a stressare più del dovuto il tallone che viene messo a dura prova da una camminata sbagliata e sbilanciata. Non solo, anche condizioni biomeccaniche, come il piede pronato o piatto, possono mettere in pericolo la salute del tallone. Questi problemi, infatti, non permettono un giusto bilanciamento del peso corporeo, condizione di cui il tallone inevitabilmente risente.
Non si deve poi sottovalutare sempre l’eventualità di essere soggetti a traumi o lesioni. Sia per cause esterne (incidenti o rotture) o per abitudini sbagliate (eccedere nello sport anche in modo sbagliato), il tallone può essere soggetto a fratture che, inevitabilmente, infiammeranno la zona interessata.
Infine, ma non prive di valore, le cattive abitudini sono spesso la causa della tallonite. L’uso di scarpe scomode e non adeguate e l’eccessivo sovraccarico alla quale si sottopone il piede, andranno a stressare il tallone causandone la tallonite.
Sintomi della tallonite
Anche i sintomi della tallonite sono vari e possono essere indipendenti o correlati tra loro. Questi variano soprattutto in base alla gravità dell’infiammazione e allo stadio della stessa.
Vediamo quali sono, quindi, i sintomi più comuni e riconoscibili della tallonite.
- Dolore: sicuramente il primo segnale riconoscibile e più debilitante. Lo si percepisce in maniera più acuta al risveglio, quindi, dopo un periodo di inattività. Anche se il dolore è il primo segnale del fatto che ci sia un problema è anche ingannevole; infatti, anche se si percepisce il dolore appena svegli, durante l’arco della giornata questo tende a diminuire, suggerendo erroneamente che il problema possa essere passeggero. Non ci si può lasciare ingannare, però, quando il dolore si presenta in maniera quotidiana.
- Bruciore: è un sintomo simile al dolore ma che alle volte può colpire anche la pianta del piede. Solitamente il bruciore viene percepito in maniera “pungente”, infatti, sembra che il tallone venga punto e che questa percezione sia accompagnata anche da una sensazione di calore anomalo.
- Rossore e gonfiore: per forza di causa, essendo la tallonite un’infiammazione, la zona interessata apparirà rossa e gonfia, chiaro segno del fatto che tutto il tallone stia reagendo all’infiammazione interna.
- Difficoltà motorie: passato lo step del dolore mattutino, se la tallonite è ad uno stadio avanzato, il dolore non svanirà più dopo il risveglio, ma continuerà ad aumentare arrivando anche a rendere difficile, o addirittura ad impedire, la normale mobilità del piede.
Attenzionare questi sintomi è fondamentale per rendersi conto di poter avere un problema e ottenere il prima possibile una diagnosi. Solo con una diagnosi precoce, infatti, si può rilevare la tallonite e agire in fretta per guarire il prima possibile.
Diagnosi della tallonite
Una volta riconosciuti i sintomi della tallonite, sarà di fondamentale importanza rivolgersi ad un medico specialista e ottenere il prima possibile una diagnosi precisa.
L’esame diagnostico segue diversi step, tutti atti a rivelare la patologia, escludendone contemporaneamente altre.
Da subito il medico valuterà quali siano i sintomi rilevati dal paziente, analizzando anche la storia clinica dello stesso. Solo conoscendo la storia clinica, quindi la presenza di patologie pregresse, di traumi o lesioni, il medico potrà comprendere al meglio il disturbo e il suo stadio.
Si procederà poi con un esame fisico approfondito del tallone, per valutare soprattutto i punti più dolorosi e rilevare eventuale gonfiore o rossore.
Quasi sempre poi, il medico prescrive altri controlli specifici come radiografie, ecografie e risonanze magnetiche. Questi esami di imaging diagnostico sono fondamentali sia per indagare e scoprire la presenza di eventuali fratture, lesioni o infiammazioni secondarie, sia per escludere con certezza altre patologie al di fuori della tallonite.
Anche se già chiarito, è bene insistere sul fatto che solo una diagnosi accurata e precoce darà l’opportunità a chi ne è afflitto di poter agire in tempo e prevenire spiacevoli complicazioni.
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